Zecche sul tuo bimbo? Intervieni tempestivamente, ecco cosa devi assolutamente fare

Non se ne parla molto, ma i casi d’infezione causati dai morsi di zecche stanno aumentando in tutta Italia. E i più vulnerabili, come spesso accade, sono i bambini.

Il caldo estremo, senza dubbio, favorisce la diffusione delle zecche. Ecco per quale motivo notiamo un aumento dei casi di TBE. Ma come bisogna comportarsi quando si trova una zecca sul corpo di un bambino?

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D’estate aumenta il rischio di affrontare le zecche (Pxhere) – www.curiosauro.it

Zecche e bambini: come intervenire per scongiurare la TBE

La meningoencefalite da zecche, anche nota come TBE (Tick Borne Encephalitis), è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale. È causata da un arborvirus appartenente al genere Flavivirus. Un patogeno molto simile ai virus responsabili della febbre gialla e della dengue, e spesso veicolato dalle zecche.

Quando si frequentano parchi, prati o boschi non è così improbabile essere attaccati da una zecca. E i bimbi, che amano avvicinarsi alle piante, toccarle, e stendersi sull’erba, sono sempre esposti ai morsi di questi animaletti.

Se il vostro bimbo è stato morso da una zecca, prima di tutto non andate nel panico. Bisogna togliere l’animale il prima possibile. È buona norma, dunque, controllare sempre i bambini dopo una passeggiata all’aria aperta. E vi consigliamo anche di mettere in atto alcune norme di prevenzione.

Come evitare i morsi

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Pericolo zecche (wikipedia) – www.curiosauro.it

Quando si sta in campagna o nei parchi, non è mai una buona idea girare in pantaloncini corti. Vi siete mai chiesti perché i contadini, anche con quaranta gradi, stanno con pantaloni lunghi, maglia a maniche lunghe e cappello? Ecco… vogliono evitare morsi di zecche e zanzare!

Oltre a proteggerci il corpo, durante escursioni e passeggiate, dovremmo evitare di camminare in zone dove l’erba è alta. Come saprete, le zecche non volano, ma riescono a passare agilmente dall’estremità delle piante erbacee o dei cespugli, ai peli, ai capelli o ai vestiti. Conclusa la gita, le mamme devono quindi ispezionare con attenzione i figli. In testa, lungo braccia e gambe e poi nelle zone meno esposte come ascelle, inguine e dita dei piedi.

Ecco come rimuovere una zecca

Trovato l’animaletto, bisogna evitare di schiacciarlo o toccarlo a mani nude. Le mani che ispezionano e operano devono essere protette da guanti. Per togliere il parassita, invece, possiamo usare una pinzetta. E l’estrazione va compiuta quanto più vicino è possibile alla superficie della pelle, partendo dalla base e imprimendo un leggero movimento rotatorio. Intervenire nell’immediato è fondamentale. Il morso di una zecca è quasi sempre curabile, soprattutto se si effettua subito un’adeguata profilassi.

Vi consigliamo di discutere sempre con il vostro medico curante. E se notate un alone rossastro che tende ad allargarsi oppure fenomeni di febbre, mal di testa, debolezza, recatevi a un pronto soccorso.

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