Le emozioni te le leggono in faccia ma sono talmente tante che non sapranno mai qual è quella vera

Sono talmente tante che spesso è difficile capire quale sia la predominante e… se sia reale. Ma ora un nuovo studio ci insegnerà a individuarle chiaramente. Scopriamo insieme come.

Le emozioni che riusciamo a provare sono tante, come tante sono le espressioni facciali che ce le possono far intuire. Gli occhi e la mimica non mentono come le parole, quindi imparare a tradurli può essere fondamentale.

Le emozioni della mimica facciale – (latuamappa) – curiosauro.it

Talmente tante, forse troppe volte

Secondo gli esperti sarebbero almeno 21 le emozioni che si possono comunicare con la mimica facciale. La faccia di molti di noi racconta bene le sensazioni che stiamo provando, basta  imparare a capirle al primo sguardo. È la singolare conclusione di un recente studio di psicologia cognitiva fatto dalla Ohio State University. Fino a questo momento, infatti, gli esperti hanno sempre ritenuto che fossero sei i diversi stati d’animo che si potessero identificare attraverso il viso. I basilari, infatti, sono:

  1. La felicità.
  2. La sorpresa.
  3. La tristezza.
  4. La rabbia.
  5. La paura.
  6. Il disgusto.

Aleix Martinez e i suoi collaboratori hanno provato a combinare tra loro alcune coppie di emozioni ottenendo mix apparentemente insoliti. Per esempio, come si può fare la mimica facciale di un felicemente disgustato, o di un tristemente arrabbiato? Alcuni volontari ci hanno provato, immaginando situazioni che avrebbero potuto scatenare determinate sensazioni, e mimando l’espressione facciale corrispondente.

Le emozioni della mimica facciale – (psyeventi) – curiosauro.it

L’esperimento

Mentre i volontari mimavano le espressioni sono stati fotografati e, successivamente, queste foto sono state analizzate dagli esperti. Questi hanno confrontato:

  1. La curvatura delle sopracciglia.
  2. Lo stiramento della bocca.
  3. La posizione degli zigomi.

Lo scopo di questa ricerca è quello di permettere agli scienziati di comprendere meglio alcuni disturbi cognitivi come la schizofrenia. Avere a disposizione ben 21 stati d’animo diversi e riuscire a riconoscerli sarà utile anche per realizzare un software per il riconoscimento facciale. Questo darà la possibilità di comprendere le emozioni di chi abbiamo davanti e, di conseguenza, di scegliere come agire.

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