Frigo: perché è l’invenzione più straordinaria della sua epoca

Il frigo è una di quelle invenzioni che hanno segnato un’epoca. Prima della sua introduzione, raffreddare e conservare gli alimenti era possibile ma molto impegnativo. Ma chi è il genio che ha inventato questo straordinario elettrodomestico? Ecco la storia della refrigerazione artificiale.

Chiamiamo refrigerazione artificiale quel processo che permette di raffreddare materia organica attraverso un circuito chiuso o un meccanismo elettrico. Per arrivare al moderno frigorifero che tutti abbiamo in casa, però, ce n’è voluta di strada…

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Ah, che invenzione meravigliosa! (Pixnio) – www.curiosauro.it

La straordinaria invenzione del frigo: ecco tutta la storia

Secondo gli storici, gli antichi persiani furono i primi a inventare un refrigeratore funzionante. Già nel III secolo a.C. disponevano di un meccanismo evaporativo chiamato yakhchāls che utilizzava spazi di stoccaggio sotterranei e appariva sotto forma di una grande struttura a cupola. Le sue pareti spesse e i collettori di vento permettevano ai persiani di conservare al fresco vivande e acqua, anche per mesi. I Romani e i medievali sfruttavano invece le ghiacciaie. Organizzavano degli ambienti asciutti e non assolati come depositi di ghiaccio o neve, e lì conservavano carni, vino e altri prodotti…

Poi alla fine del Settecento, lo scozzese William Cullen progettò una piccola macchina frigorifera. Si trattava di una pompa che creava un vuoto parziale su un contenitore di etere dietilico. Questo contenitore andava fatto bollire, per far assorbire il calore dall’aria circostante. Funzionava? Sì: Cullen riusciva a creare da due litri d’acqua un paio di cubetti di ghiaccio… Ma l’invenzione del moderno frigo, è chiaro, era ancora lontana. Vari altri inventori provarono per tutto l’Ottocento a sviluppare frigoriferi che sfruttavano la compressione di vapore.

La svolta

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Come faremmo senza frigo? (Pixabay) – www.curiosauro.it

Qualcosa cominciò a muoversi quando a metà Ottocento l’inventore Ferdinand Carré creò un sistema di refrigerazione ad assorbimento di gas che utilizza ammoniaca gassosa disciolta in acqua. Brevettato nel 1860, il sistema fu perfezionato quindici anni dopo da Carl von Linde. Il nuovo frigo sfruttava come refrigeranti l’ammoniaca, l’anidride solforosa e il cloruro di metile.

Per vedere i primi frigoriferi domestici elettrici dobbiamo aspettare il 1913, quando l’inventore americano Fred W. Wolf costruì un refrigeratore a motore semi-elettrico supportato da un’unità montata sopra una ghiacciaia. Sempre in quegli anni si sviluppò il modello Kelvinator, che non usava più una ghiacciaia. Il primo vero frigorifero autonomo, con un compressore, comparve nel 1916 a opera di Alfred Mellowes. Ma c’era un problema… molti di questi primi sistemi utilizzavano come refrigeratori gas come l’anidride solforosa, che essendo corrosiva causava un sacco di incidenti. L’anidride solforosa fu sostituita con il formiato di metile, che era infiammabile e tossico.

Negli anni venti apparvero i freon, ovvero dei gas stabili, non infiammabili e a bassa tossicità. E fino agli anni ’50, quasi tutti i frigo domestici sono stati raffreddati da ozono o clorodifluorometano. Oggi molti frigoriferi usano il norflurano per dar vita al ciclo di compressione del vapore che raffredda e conserva i nostri cibi.

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