Se è la nostra mano a toccarci la percezione cambia: ecco perché

Quante volte ci è capitato di toccarci con le nostre mani e di non provare le stesse sensazioni che proveremmo se a sfiorarci fosse un’altra persona. A tutto c’è un perché

Spesso ci è capitato di cercare di capire come e perché non proviamo le stesse sensazioni quando a toccarci siamo noi. Brividi, solletico, sensazione di farfalle nello stomaco, fastidio… Sono tutte cose che proviamo solo ed esclusivamente a toccarci sono mani diverse dalle nostre. A tutto c’è un perché, anche a questo aspetto curioso la scienza è in grado di dare una risposta…

Se è la nostra mano a toccarci la percezione cambia: ecco perché- curiosauro.it 220622
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Questione di sensazioni e di cervello

Un articolo pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences mette in evidenza gli aspetti che impedirebbero di provare le stesse sensazioni, se a toccarci sono gli altri. Il cervello impugna un meccanismo, attenua insomma la percezione sensoriale, se a compiere il movimento siamo noi verso il nostro stesso corpo. I recettori sensoriali che ci sono nella pelle fanno sì che riusciamo, già nei primi anni di vita, a sviluppare la percezione del nostro corpo, il confine insomma tra noi e gli altri. Si tratta di percezioni che il nostro cervello “studia”, “premedita”…

Ecco perché succede di non reagire allo stesso modo ad auto-stimoli

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Il nostro stesso tocco non desterebbe nel cervello meraviglia. Secondo alcune indagini, il nostro cervello saprebbe già, se a toccarci siamo noi cosa aspettarsi. Un qualcosa che riconosciamo prima, un qualcosa di cui siamo già consapevoli. Gli stimoli auto somministrati, insomma, sortiscono reazioni attenuate. Questa condizione è stata osservata su un campione di volontari che si sono sottoposti a risonanza magnetica funzionale. Quando un braccio subiva un auto – tocco reagiva in un modo, quando, invece, veniva sfiorato da un’altra persona la sensazione cambiava. Una risposta non solo sensoriale, ma su scala cerebrale.

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