Il mistero del sangue: se appartieni a questo gruppo potresti non essere di questo mondo

Il sangue è uno dei fattori meno suscettibili alle mutazioni genetiche. Eppure la scienza non riesce a spiegarsi l’esistenza del gruppo Rh negativo (Rh−) senza prendere in considerazione il concetto di mutazione. L’Rh negativo è infatti un’anomalia del fattore Rh, ovvero dello specifico antigene proteico presente sulla superficie dei globuli rossi. C’è un mistero nel sangue umano?

In generale, se un individuo possiede il fattore Rh si dice che il suo gruppo è positivo. Se invece i suoi globuli rossi non lo presentano, il suo gruppo sanguigno è definito negativo (Rh−). I primati hanno sempre sangue positivo. Solo nell’uomo compare la variante negativa.

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Secondi alcuni interpreti il sangue Rh- sarebbe una prova di una mutazione genetica agita da alieni (Pixabay) – www.curiosauro.it

Il mistero del sangue: il fattore negativo

Circa l’ottantacinque per cento delle persone nel mondo possiede sangue Rh positivo, come avviene in tutti i primati. Un altro quindici per cento, con sangue negativo, rivela invece una differenza sostanziale con il sangue delle altre scimmie. Ecco perché alcuni ricercatori studiano da anni questo mistero del sangue umano. Si domandano da dove provenga il fattore negativo. Secondo la scienza il sangue Rh negativo è apparso sul nostro pianeta all’incirca trentacinquemila anni fa, ma solo in alcune zone circoscritte del globo. Quali? L’area dei Pirenei, più o meno. E per i genetisti tale comparsa si deve a una mutazione genetica, ovvero a un’anomalia, da cui poi ha avuto origine tale nuovo gruppo.

Sappiamo anche che il fattore Rh è la causa di una patologia in passato molto diffusa fra i neonati: l’eritroblastosi fetale. Durante l’ultimo mese di gravidanza vi è infatti un fondamentale passaggio di anticorpi, utili per il bambino, dal sangue della madre a quello del feto. Ma gli anticorpi prodotti contro il fattore Rh possono essere molto dannosi. In pratica, se il fattore Rh materno è negativo e quello paterno è positivo, potrebbero sorgere dei problemi. Il nascituro, infatti, potrebbe ereditare dal padre il fattore positivo e sviluppare un’incompatibilità con il sangue della madre.

Ipotesi aliena

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Un’ipotesi priva di fondamento scientifico (Pixabay) – www.curiosauro.it

Secondo alcuni teorici il fattore Rhesus negativo è più di un’anomalia. C’è infatti chi sostiene che questo fattore sia in contrasto non solo con l’evoluzione dai primati ma anche con la sopravvivenza della specie umana. Per questo qualcuno si è spinto a ipotizzare che tale fattore sia di origine extraterrestre. Ha senso?

La nostra specie, cioè l’Homo Sapiens, è l’unica a presentare in una minoranza di individui il fattore Rh negativo. E questo è inconfutabile. Per la scienza, come abbiamo detto, ciò dipende da una mutazione, ma alcuni complottisti sostengono invece che questo mistero del sangue indichi un’alterazione genetica. Ovvero un intervento programmato da parte di una popolazione aliena. Abbiamo prove o teorie scientifiche a sostegno di questa interpretazione? No, nemmeno una. Chi appartiene a un gruppo sanguigno Rh- non sarebbe umano? Non ci sembra tanto plausibile… E poi perché l’origine aliena dovrebbe manifestarsi solo in un antigene del sangue e non nei cromosomi?

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