Un’intera popolazione che vede in bianco e nero: la colpa è di un tifone

Nel 1775, un devastante tifone colpì l’atollo di Pingelap, in Micronesia, ossia nell’Oceano Pacifico. E lasciò soltanto venti superstiti, tra i quali il re di questa popolazione. Dopo secoli, pare che gli effetti di quel cataclisma siano ancora presenti sul paradisiaco atollo… Tutti i discendenti dei sopravvissuti soffrono di acromatopsia completa, ovvero di una forma grave di daltonismo che permette di vedere solo in bianco e nero.

Qual è la causa del daltonismo totale in un numero così elevato di individui della popolazione del minuscolo atollo? La questione è molto interessante per genetisti e storici. Ma prima di spiegarvi cosa è accaduto, forse è bene illustrarvi l’eccezionalità della condizione medica.

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Il mondo in bianco e nero: un effetto genetico… (Pixabay) – www.curiosauro.it

La popolazione che vede in bianco e nero…

Partiamo dal daltonismo, che è una condizione abbastanza comune. Si tratta della ridotta capacità di vedere i colori o di intendere le differenze di colore. Il daltonismo verde-rosso colpisce circa l’8% degli uomini e lo 0,5% delle donne con origini nordeuropee, secondo il National Eye Institute. Un caso a parte è quello dello sperduto atollo di Pingelap, dove circa il dieci percento della popolazione soffre di una condizione molto più rara nota come acromatopsia completa o daltonismo totale.

Le persone affette da acromatopsia completa non possono vedere alcun colore. In pratica distinguono solo il bianco e il nero, e ovviamente il grigio. Ciò dipende dalla completa assenza di coni funzionali di percezione del colore. Oltre a questo, gli individui con acromatopsia completa possono anche soffrire di estrema sensibilità alla luce, ridotta nitidezza della vista e movimenti involontari dell’occhio. E gli abitanti di Pingelap non si fanno mancare niente. Soffrono di tutte e quattro le condizioni insieme.

L’anomalia di Pinglap

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Un terribile tifone. Tifone, per chi non lo sapesse, è il nome dei cicloni tropicali che si verificano nell’oceano Pacifico… (wikipedia) – www.curiosauro.it

Pingelap è un atollo nell’Oceano Pacifico, che oggi fa parte dello Stato di Pohnpei degli Stati Federati di Micronesia. L’atollo ha una propria lingua, il pingelapese, che è parlato dalla maggior parte dei duecentocinquanta residenti dell’atollo. E come abbiamo anticipato, una parte consistente della popolazione soffre di acromatopsia completa a causa della totale assenza di coni funzionanti nelle retine degli occhi. Dunque gli occhi dei pingelapesi hanno soltanto bastoncelli.

Il fenomeno, dice la storia, nasce da un evento atmosferico registratosi nel 1775. In quell’anno uno spaventoso tifone (che gli storici ricordano come il tifone Lengkieki) spazzò via quasi tutta l’isoletta, e uccise molte persone. Rimasero in vita in venti. diciannove sudditi e il re dell’atollo. E questo re era un tipo abbastanza vivace dal punto di vista sessuale. Si accoppiò con tutte e tre le sopravvissute in età feconda, fra cui due consanguinee. Ed ebbe sette figli. Questo re, che si chiamava Doahkaesa Mwanenised aveva però una malattia rara: era daltonico totale. Procreando con consanguinee ha diffuso il suo gene a tutti i discendenti. E così una malattia che di solito colpisce una persona su trentamila, sull’atollo è diventata una condizione comune, che si presenta su un individuo su dieci. E quindi in molti sull’atollo vedono in bianco e nero.

L’acromatopsia è infatti una malattia autosomica recessiva e la consanguineità tra i discendenti di Doahkaesa Mwanenised dovrebbe aver comportato un aumento esponenziale della frequenza dell’allele recessivo. Alla sesta generazione, l’incidenza è salita a circa il 4,9%.

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