Ridurre i consumi ed evitare danni alla salute | Ecco come superare l’estate

L’avete sentito? Dal primo maggio, i condizionatori non possono portare la temperatura media negli edifici pubblici sotto i 25 gradi. Anzi, il limite è di 27 gradi, ma il Governo ha annunciato che ci sono due gradi di tolleranza. Bisogna infatti ridurre i consumi energetici ed evitare sprechi. Per l’ambiente e per salvaguardare l’economia nazionale. E poi c’è anche un problema di salute. I climatizzatori e condizionatori fanno male a molte persone…

Che differenza c’è fra condizionatore e climatizzatore? Il primo apparecchio permette di controllare in un’unica funzione la temperatura dell’ambiente, il livello di circolazione e l’umidità nell’aria. Il secondo ci permette di regolare in autonomia tutte queste funzioni, dando stabilità nei controlli su temperatura e alla velocità del ventilatore.

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Il ventilatore non basta… Ma il condizionatore può essere problematico (Pixabay) – www.curiosauro.it

Ridurre i consumi e non rischiare con la salute: ecco perché il climatizzatore è meglio del condizionatore

Entrambi questi strumenti fanno ormai parte della nostra quotidianità. Da un po’ di anni non riusciamo più a farne a meno. In tanti pensano che il climatizzatore sia più funzionale di un climatizzatore. Perché? Perché non secca l’aria ed elimina i batteri e le altre impurità grazie anche alla presenza dei filtri. Entrambi i dispositivi, però, consumano un sacco di energia. E in tempi come questi ridurre i consumi è una priorità e un obbligo.

Ma come possiamo risparmiare utilizzando il climatizzatore? Ecco i consigli per ridurre i consumi e i suggerimenti per salvaguardare la nostra salute. Innanzitutto è bene acquistare un modello di classe energetica superiore alla A. I dispositivi di climatizzazione più aggiornati sono anche quelli che possono ridurre meglio i consumi e tenere sotto controllo le emissioni di CO2. E un controllo del livello di anidride carbonica nell’aria fa bene all’ambiente e ai nostri polmoni.

Anche se non ci troviamo in un luogo pubblico sarebbe bene rispettare i limiti imposti dal Governo. La temperatura interna dell’ambiente non deve essere troppo bassa. Esagerare fa male all’ambiente, all’economia, al nostro corpo e al nostro portafoglio. Manteniamoci allora sui ventisei gradi centigradi. Raffreddare troppo l’aria non è mai una scelta furba. Tale comportamento fa seccare l’aria e può infastidirci con colpi di freddo da cui derivano raffreddori, sinusiti, dolori articolari, cervicali e altri problemi. Meglio deumidificatore che raffreddare… Se poi possedete un negozio o lavorate in una struttura pubblica, occhio ai vigili: potrebbero multarvi. Chi fa il furbo rischia una multa fino a tremila euro. Lo ha detto Draghi…

Consigli utili

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Costi in bolletta in aumento e pericolo per l’ambiente (Pixabay) – www.curiosauro.it

Impariamo a chiudere bene le persiane e le finestre quando usciamo. In questo modo la casa sarà al riparo dal sole caldo e dall’aria infuocate estiva. E così, rientrando in casa il climatizzatore farà meno fatica a raffreddare l’ambiente. Anche se non si è in casa chiudere le persiane o gli avvolgibili perché il caldo entra lo stesso nelle ore più calde attraverso gli infissi. In questo modo al rientro in casa, il climatizzatore farà meno fatica a raffreddare la casa. Si stima che questo accorgimento consenta un risparmio di circa il 25% a famiglia.

Se avete a che fare con un condizionatore, meglio posizionarlo sempre su parete in alto. Gli ostacoli, di ogni genere, bloccano l’aria fresca e fanno lievitare i consumi. I tubi esterni dovrebbero essere sempre ben isolati termicamente. La parte esterna del climatizzatore e del condizionatore non dovrebbero mai essere esposte a intemperie o al sole diretto. La manutenzione e la pulizia ci aiutano poi a risparmiare e a proteggere la nostra salute.

Ricordate se non usata correttamente, l’aria condizionata può recare gravi danni alla salute. Parliamo di raffreddori, bronchiti, rinosinusiti batteriche, dolori articolari e muscolari.

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