Il segreto per una lievitazione perfetta e per risparmiare tempo e denaro

Sempre più persone ritengono indispensabile conservare del lievito in casa, per provvedere in autonomia alla panificazione o per preparare dolci. Non tutti però riescono a gestire come si dovrebbe il celebre Saccharomyces cerevisiae. Oggi vi sveleremo un segreto per la lievitazione casalinga, per farvi risparmiare tempo e denaro!

La lievitazione non è un processo semplice. Si tratta di sfruttare in un certo modo l’anidride carbonica generata dalla fermentazione, per utilizzarla poi come agente lievitante… nel pane, nella pizza e in altri prodotti da forno.

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Lievito e panificazione casalinga (Pixabay) – www.curiosauro.it

Il segreto per una lievitazione perfetta in casa

I lieviti sono microrganismi eucariotici unicellulari classificati come membri del regno dei funghi. Ovviamente il lievito che ci interessa è quello che usiamo per creare impasti, ovvero il Saccharomyces cerevisiae.  E per gestirlo come si deve bisogna sapere quanto calore utilizzare, quanta acqua è necessaria al fungo per idratarsi e quanti zuccheri debbano essere offerti ai microrganismi per moltiplicarsi. E poi c’è la questione dell’aria… Il lievito deve respirare.

Uno dei problemi maggiori per chi usa il lievito per panificare in casa è la conservazione del fungo. Esiste però un metodo sicuro e molto pratico per disporre sempre di lievito fresco. Quale? Il congelamento. Ecco il vero segreto di una lievitazione professionale in casa. Congelare vuol dire poter conservare in sicurezza i lieviti. Sotto zero, i microrganismi possono sopravvivere oltre un mese. Ma prima di buttare tutto in freezer è meglio compiere dei passaggi chiave.

I passaggi da seguire

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Segreti per conservare a lungo il lievito in casa (Pixabay) – www.curiosauro.it

Non tutti i lieviti possono essere congelati. Se il lievito non è fresco, è meglio lasciar perdere. Quindi il primo step è assicurarsi che il prodotto sia realmente fresco. Poi bisogna sezionare il panetto di lievito in piccole porzioni da avvolgere in più strati di pellicola trasparente.

Tutti questi pezzetti di lievito vanno messi in un contenitore per surgelati con chiusura ermetica per le basse temperature. Una buona idea è quella di apporre sul contenitore un’etichetta sulla quale riportare la data di confezionamento, quella di scadenza del lievito e il nome del prodotto stesso.

E per scongelarlo? Siete pronti a sperimentare una lievitazione da campioni anche in casa? Dovete prendere il lievito conservato in frigo e farlo scongelare per gradi. Quindi dal freezer dovrà passare in frigo. Dopo tre o quattro ore si toglie dal frigo. A questo punto si può togliere anche la pellicola. E il lievito è pronto all’uso. Se l’aspetto del prodotto non vi convince provate a trattarlo con un po’ di acqua calda. A quaranta gradi circa. Quest’acqua deve essere versata in una dose precisa: sessanta millilitri in un bicchiere assieme a mezzo cucchiaino di zucchero. Poi si aggiunge il lievito appena scongelato e lo si fa sciogliere. E il vostro fungo sarà pronto per preparare pane, pizze e biscotti!

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