Oggi è la “Giornata mondiale senza tabacco 2022”: fumatori in impennata dopo il Covid

Un impatto ambientale mondiale e ingente quello del fumo sul nostro pianeta e sulla nostra salute, il rapporto dell’OMS sull’andamento distruttivo del tabacco impressiona

Oggi si celebra la “Giornata mondiale senza tabacco” un evento che vede in prima linea l’Organizzazione Mondiale della Sanità in sinergia con associazioni, enti e governi di tutto il mondo. Sembra scontato, ma non lo è: l’impatto del tabacco sulla salute del pianeta e su quella degli esseri viventi è davvero preoccupante.

Oggi è la "Giornata mondiale senza tabacco 2022": fumatori in impennata dopo il Covid-curiosauro.it-
Oggi è la “Giornata mondiale senza tabacco 2022”: fumatori in impennata dopo il Covid-curiosauro.it-

Inquinamento e danni 

Il tabacco uccide oltre 8 milioni di persone ogni anno, di cui 600 mila solamente esposti a fumo passivo, ma non fumatori diretti. Non è solo il consumo di tabacco a recare danni ad ecosistema e salute pubblica, quando tutta la filiera di coltivazione, produzione, commercio e consumazione. Il tabacco e tutto ciò ad esso annesso provoca desertificazione, inquina falde acquifere, suolo e aria. Esso contribuisce fortemente all‘inquinamento ambientale, distruggendo – come se non bastasse – la salute delle persone.

Un vero e proprio veleno quotidiano a impatto mondiale

Oggi è la _Giornata mondiale senza tabacco 2022__ fumatori in impennata dopo il Covid-curiosauro.it-310522
Oggi è la _Giornata mondiale senza tabacco 2022__ fumatori in impennata dopo il Covid-curiosauro.it

La  “World no tobacco day” è il momento giusto per riflettere sul tabagismo e sui rischi ad esso correlati. Una piaga che affligge la nostra salute da molto tempo e che concorre all’insorgenza di problemi cardiovascolari e altre patologie gravi polmonari e non solo. Chi fuma ha sicuramente minore aspettative di vita, questo è chiaro. Con il Covid, poi, il numero di fumatori è salito del 24.2% – come sottolineato dall’ISS -, nel 2019 la percentuale si era alzata del 22%.

La pandemia insomma non ha aiutato: molti sono ricorsi al fumo, all’alcol e hanno sviluppato anche problemi psicologici. Non ci voleva. Questo comporta anche un maggiore inquinamento del nostro pianeta dato soprattutto dai rifiuti quali mozziconi di sigaretta dispersi nell’ambiente.

Le sanzioni e l’aumento del costo delle sigarette non sembrano comunque essere in grado di bloccare il tabagismo. Le motivazioni per smettere di fumare sono tante in primis: migliorare la propria salute e quella dell’ambiente (bloccando soprattutto il profitto che l’industria del tabacco sta traendo distruggendo il pianeta). Basta fare una scelta consapevole!

Impostazioni privacy