Se ne bevi troppi si restringe, indovina cosa

Bevanda amata da molti, diffusa in tutto il mondo e preparata nei modi più diversi. Attenzione però, perché se si esagera nel berla un organo si restringe. Vediamo quale.

Presa in piccole dosi fa bene e le sue proprietà sono benefiche, un consumo eccessivo, invece, può essere deleterio. In che modo? Scopriamolo subito.

Se ne bevi troppi starai male – (helloworld) – curiosauro.it

Bere troppo caffè restringe il cervello

Ebbene sì, bere troppo caffè può causare danni al cervello, nel caso specifico andrebbe a restringerlo. La tachicardia era nota, la stimolazione della glicemia anche, il fatto che potesse indurre il corpo a sentire meno la fame pure, ma che il caffè provocasse danni anche al cervello è una novità!

Un gruppo di nutrizionisti americani è arrivato a questa conclusione e ha riportato lo studio sul portale esoreiter.ru La ricerca avverte che le proprietà stimolanti dei chicchi di caffè portano in generale ad un invecchiamento precoce. Bere più di sei tazze di caffè al giorno, infatti, può provocare problemi cerebrali

L’amore per il caffè – (pinterest) – curiosauro.it

Attenzione a quel che si beve

Ma non si tratta solo del caffè, perché ci sono altre bevande che contribuiscono all’invecchiamento precoce e alla morte cellulare del cervello. L’attività mentale, infatti, soffre quando si consumano bevande che contengono grandi quantità di zucchero come:

  1. Alcool.
  2. Soda.
  3. Coca-cola.
  4. Caffè zuccherato.
  5. Bevande gassate in generale.

Questa tipologia di bibite, infatti, può distruggere le cellule cerebrali molto rapidamente, oltre che causare, nel lungo periodo, anche problemi di diabete, grasso in eccesso e altri disturbi. Bere un bicchiere di bevanda zuccherata ogni giorno porta all’invecchiamento del cervello di 5,8 anni. Se se ne bevono più di due bicchieri, si può arrivare ad un invecchiamento fino ad 11 anni.

L’alcool è, senza dubbio, la bevanda che uccide più neuroni nel cervello: la sua assunzione sistematica fa accumulare tossine nel corpo che, alla fine, influenzano le funzioni cognitive. È difficile che un alcolista possa recuperare l’attività cerebrale, anche se guarito, soprattutto se per anni ha bevuto a stomaco vuoto.

I chicchi di caffè – (ilgiornaledelcibo) – curiosauro.it
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