Il verde urbano salva le nostre vite | Piante e riduzione della mortalità

Sapevate che gli alberi e le piante presenti in città sono risorse connesse a una consistente riduzione della mortalità umana? Sentiamo dire spesso che bisogna preservare il verde nelle aree urbane, per motivi di decoro, per contrastare l’inquinamento e per offrire spazi aperti alla popolazione. Ma ora è scientificamente accertato che l’aumento della vegetazione verde nelle grandi aree metropolitane previene la morte.

Secondo un recente studio l’aumento di aree verdi nelle grandi città americane avrebbe salvato da morte certa tra le trentaquattromila e le trentottomila persone nel periodo fra il 2000 e 2019. La ricerca ha anche mostrato che nel mondo quasi tutte le metropoli si stanno rinverdendo. Si assiste infatti a un aumento della vegetazione del tre per cento tra il 2000 e il 2010. E ben dell’undici per cento tra il 2010 e il 2019.

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Politiche di inverdimento urbano: perché sono fondamentali per la riduzione della mortalità? (Pixabay) – www.curiosauro.it

Verde urbano e riduzione della mortalità: lo studio

Non esistono molti studi sul rapporto fra vegetazione urbana e mortalità. Gli scienziati della Boston University School of Public Health affermano che l’aumento della vegetazione nelle aree metropolitane degli Stati Uniti ha salvato e salverà molte persone. Quante? Secondo la loro stima più di trentaquattromila persone in un ventennio. Dunque l’aumento del verde nelle aree urbane degli Stati Uniti (e di conseguenza in tutto il mondo) potrebbe ridurre sostanzialmente la mortalità umana.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Public Health, ha preso in esame i dati dell’ultimo ventennio (del 2000 al 2019) e ha di fatto dimostrato i consistenti benefici del green sulla salute pubblica. I ricercatori hanno sfruttato i dati sulla popolazione disponibili grazie al censimento degli Stati Uniti, i dati sulla mortalità del sistema WONDER dei Centers for Disease Control e i dati sull’ecologia forniti dai satelliti Landsat della NASA. Grazie a questi numeri hanno condotto una valutazione comparativa dell’impatto del verde sulla salute a livello nazionale. E hanno capito che tutte le cause di mortalità tra gli adulti di età pari o superiore a sessantacinque anni si riducono. Dove? Nelle zone dove sono presenti le più grandi aree verdi metropolitane degli Stati Uniti. Quindi molti decessi di anziani avrebbero potuto essere prevenuti tra il 2000 e il 2019 con un aumento della vegetazione.

La ricerca ha anche registrato l’aumento degli spazi verdi metropolitani negli ultimi vent’anni. I parchi, gli alberi e le aiuole sono cresciuti del tre per cento tra il 2000 e il 2010 e dell’undici per cento tra il 2010 e il 2019.

L’impatto positivo degli spazi dedicati al verde nelle grandi metropoli

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Central Park, l’iconico spazio verde newyorkese (wikipedia) – www.curiosauro.it

Non ci sono dubbi che vivere in città più verdi offra benefici sulla salute fisica e mentale dei cittadini. Ma mancano ancora dati strutturati su come i cambiamenti nella distribuzione del verde possono influenzare i tassi di mortalità in tutto il mondo. Lo studio dei ricercatori di Boston si è soffermato sull’impatto dell’espansione del verde nelle aree urbane e ha mostrato come l’aumento della vegetazione verde potrebbe potenzialmente aumentare l’aspettativa di vita di una persona.

Ecco perché è fondamentale per il nostro futuro che politici, urbanisti e architetti si concentrino sempre di più su parchi e paesaggi naturali. Il costo della piantumazione di alberi o di arbusti può essere alto, ma può comportare un risparmio a lungo termine per la società in termini di investimenti sanitari e assistenziali. Più verde equivale a una riduzione della mortalità e ad altri evidenti benefici ambientali per tutto il tessuto urbano.

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