Tè e tisane, bustine killer: cosa si nasconde nella nostra tazza

Spesso succede l’impensabile, ciò che ci sembra più sano da ingerire cela proprietà “killer”, altro che effetto detox…

Quante volte ci è capitato di affidare il nostro benessere a tè e tisane. In un momento di relax non può mancare una bella tazza in infusione in compagnia di un libro. Ebbene quello in cui abbiamo sempre creduto può nascondere elementi “killer”…

Tè e tisane bustine killer: cosa si nasconde nella nostra tazza- curiosauro.it- 220522-
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Tè e tisane: i pesticidi che non ho aspettavi

La rivista francese Millions de consummateurs ha analizzato 28 prodotti tra tè e tisane per capire cosa contengono. Ciò che è emerso? Un dato terrificante. All’interno di quelle che sembrano salutari ed innocue bustine si celano ben 16 sostanze “killer”, residui veri e propri di pesticidi. Un dato disarmante… Nelle bustine analizzate sono state trovate sostanze dannose come: thiacloprid, acetamiprid, clorfenapir e glifosato (presente nel 30% dei campioni). Bollino verde per i tè e le tisane biologiche, semaforo rosso per la quasi maggior parte di quelli tradizionali. Presenti al loro interno non solo pesticidi, bensì metalli pesanti, corpi estranei, ecc.

Ecco spiegato il perché di sostanze “killer”

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Per la coltivazione del tè soprattutto c’è bisogno di un clima caldo e umido. Proprio in India e Cina ci sono coltivazioni intensive soprattutto di Camellia sinensis. Questo vuol dire che bisogna combattere contro il proliferare di funghi e batteri e soprattutto presenza di insetti ed altri agenti patogeni per le piante. Per evitare tale problema si ricorre all’uso di pesticidi. Considerando che dalla coltura, raccolta e confezionamento il tè non viene mai sottoposto a lavaggi, è facile ritrovarsi nelle bustine queste sostanze. Alcune sostanze rilevate nei 48 campioni sono addirittura vietate all’uso in Europa. Il peggiore della lista? Ad aggiudicarsi il peggior risultato è il tè verde che contiene spesso insetticidi e neonicotinoidi. Sembra che nel tè nero la presenza di pesticidi sia stata rilevata, ma con meno frequenza. Restano ancora fuori dalla “zona killer” le tisane, solo poche di quelle analizzate contengono un pesticida.

Ma ancora…Residui organici

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Abbiamo parlato di corpi estranei. Ebbene non si tratta di una perifrasi. In alcuni tè, soprattutto quelli verdi, sono stati trovati frammenti di insetti, addirittura peli di roditore… Oltre a impurità derivate da pietruzze e frammenti di plastica! Il consiglio è quello di affidarsi a tipologie di tè biologici e certificati. Questi ultimi godono di un trattamento che prevede maggiori controlli, una vera e propria garanzia nei confronti dei consumatori.

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