Svelata la vera origine delle iconiche statue dell’Isola di Pasqua

Sull’isola di Rapa Nui (detta anche Isola di Pasqua) si innalzano misteriose statue, alcune delle quali monolitiche, ossia ricavate e scavate da un unico blocco di tufo vulcanico. Stiamo parlando delle iconiche statue Moai, le grandi teste di pietra che da secoli incuriosiscono storici e archeologi.

Scolpite dalla popolazione polinesiana indigena di Rapa Nui, si pensa tra il 1250 e il 1500, queste statue, dette moai, rappresentano un mistero artistico e ingegneristico.

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Tutti i misteri che circondano la presenza dei moai a Rapa Nui (wikipedia) – www.curiosauro.it

Il mistero delle iconiche statue di Rapa Nui

L’archeologo Sebastian Englert fu il primo a tentare un censimento per contarle tutte. E il suo catalogo enumerava seicentotrentotto statue. L’Archaeological Survey and Statue Project, nel 1976, ne contò più di ottocentocinquanta (ottocentoottantasette in tutto). Secondo molti studiosi in origine dovevano essere oltre mille.

Si pensa che i polinesiani abbiano disboscato tutta l’isola per creare tronchi su cui trasportare i monoliti. E l’innalzamento delle statue si sarebbe concluso non tanto con l’esaurimento della cava quanto del legno. Tutti i moai completati furono rovesciati tra il 1722 e il 1868. Per quale motivo? Non lo sappiamo. Forse per una guerra, una ragione rituale o per un cataclisma. Durante la spedizione di Cook del 1774, le statue apparivano trascurate dai polinesiani. E molte erano già state ribaltate. Secondo alcuni antropologi ciò significa che la cultura di Rapa Nui aveva perso fiducia nei propri idoli. Ma siamo certi che i moai rappresentino idoli o divinità?

Con cosa abbiamo a che fare?

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Rapa Nui, una terra magica e piena di misteri. Che cosa rappresentano le iconiche statue dell’Isola di Pasqua? (wikipedia) – www.curiosauro.it

Definiamo queste iconiche statue come teste, ma molti dei moai hanno spalle, braccia e torsi, che però risultano interrati. Le figure mostrano orecchie allungate, orbite vuote, labbra serrate e il mento in alto: un chiaro atteggiamento severo. In più, le figure terminano immediatamente sotto l’ombelico: non hanno gambe.

Ogni statua era individualizzata. Anche se si somigliano hanno tutte una caratteristica peculiare, quindi un’identità. Che significato dobbiamo dare ai moai? Non lo sappiamo. Gli archeologi pensano che alcune statue siano state scolpite dai polinesiani a partire dall’anno Mille come monoliti augurali, simboli di benessere e prosperità. Tutte le teste nell’isola di Rapa Nui sono rivolte verso l’interno dell’isola, come per proteggere la terra e i contadini.

I piccoli moai potrebbero essere le rappresentazioni degli antenati defunti o di importanti personaggi della comunità. Quasi nessuno più crede che queste statue avessero una funzione religiosa.

I polinesiani affermano che i moai fossero trasportati grazie alla magia o alla forza immensa di alcuni uomini. Nel 2000, un team archeologico nordamericano ha scoperto prove che suggeriscono l’uso di macchine complesse sull’isola secoli fa. Vi erano poi strade che servivano per trasportare le statue giganti. Parte di queste strade erano scavate nella roccia.

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