Scoperta la vita dopo la morte | Stavolta è la scienza a provarlo

La ricerca sta facendo passi da gigante, ora si parla di un nuovo approccio per le malattie neurodegenerative. Cambia tutto con le cellule che tornano a funzionare dopo la morte

Un nuovo approccio ha permesso ad alcuni ricercatori di riuscire a far riattivare le cellule della retina dopo la morte del donatore. Un obiettivo raggiunte che apre la strada a nuovi orizzonti che permetterebbero di far funzionare sempre meglio gli espianti dopo la morte.

Malattie neurodegenerative: cambia tutto| Cellule tornano a funzionare dopo la morte- curiosauro.it-
Malattie neurodegenerative: cambia tutto| Cellule tornano a funzionare dopo la morte- curiosauro.it-

Si tratta di una tecnica innovativa che potrebbe cambiare tutto

Una tecnica innovativa quella messa a punto dagli scienziati del John A. Moran Eye Center all’Università dello Utah, dello Scripps Research Institute e Salk Institute for Biological Studies e dell’Università di Berna. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Natura che sottolinea come le cellule della retina espiantate da un donatore e trattate entro le cinque ore successive il decesso abbiano ripreso la loro attività. In poche parole sarebbero tornate a “vedere” a funzionare dopo la morte, essendo risultate reattive alla luce e agli stimoli cui sono state sottoposte.

Il segreto sta nel trasporto corretto che favorisce una corretta ossigenazione e permette agli organi di funzionare dopo la morte

Malattie neurodegenerative: cambia tutto| Cellule tornano a funzionare dopo la morte- curiosauro.it-110522
Malattie neurodegenerative: cambia tutto| Cellule tornano a funzionare dopo la morte- curiosauro.it

Questa scoperta apre la possibilità alle malattie di occhi e cervello di essere trattate con maggiore successo. Una speranza per tutti quei pazienti che sono affetti, ad esempio, dalla degenerazione maculare senile. Il segreto sarebbe in una particolare tipologia di trasporto che avrebbe la capacità di preservare l’ossigenazione degli organi espiantati dai donatori. Proprio una male ossigenazione è imputata d’essere la causa della perdita della comunicazione delle cellule della retina. Staremo a “vedere” cosa ci riserverà il futuro per questo tipo di malattie.

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