Perché dobbiamo concentrarci su ciò che avvenne 14 miliardi di anni fa

Secondo l’astrofisica prima di 14 miliardi di anni fa l’Universo non esisteva. E se esisteva, era soltanto vuoto. Poi, in un attimo esiziale e formidabile, una particella subatomica si è gonfiata a dismisura scatenando il cosiddetto Big Bang…

Grazie alle osservazioni compiute dal telescopio Hubble, sappiamo con certezza che le galassie più lontane sono a circa 14 miliardi di anni luce. Ciò significa che sono anche le più vecchie, ovvero quelle che si sono formate subito dopo il Big Bang.

La scintilla che ha dato origine al tutto (Pixabay) – curiosauro.it

Cosa avvenne 14 milioni di anni fa nell’Universo?

Cosa succede quando un telescopio nota dei corpi astronomici a un certo numero di anni luce da noi? Comprende che la luce generata da questi astri impiega un tot di anni per viaggiare dal luogo di origine alla nostra attenzione. Notare delle galassie remotissime a 14 miliardi di anni luce significa che esse si sono formate prima di tutte altre, quindi subito dopo con il Big Bang,

Partiamo dal dire però che il Big Bang non è un fatto certo. Si tratta solo della teoria più accreditata per spiegare la formazione dell’Universo. Ma la scienza ne conosce anche altre… Secondo gli astrofisici, un istante dopo il cosiddetto Big Bang l’Universo ha subito un impulso fondamentale che ha innescato iniziale espansione (non ancora conclusa) del tutto. La spinta però dovrebbe essere quella originaria. Quindi, se l’Universo si sta espandendo lo sta facendo per inerzia. La velocità di quest’espansione è misteriosa. Secondo alcuni si è leggermente ridotta con il tempo, a causa dell’attrazione gravitazionale delle galassie che
tende a limitare lo sviluppo costante del cosmo. Per altri invece l’espansione sta addirittura accelerando (e delle osservazioni sembrano confermarlo). Ma dato che non possiamo calcolare questa inibizione e nemmeno l’accelerazione, quando parliamo di anni luce ci basiamo comunque su una velocità costante. Cioè su un tasso di espansione espresso dalla costante di Hubble H0.

L’inverso di questa costante ci informa di quanto tempo è trascorso dall’inizio dell’espansione. Ecco perché arriviamo a sostenere che tutto abbia avuto origine 14 miliardi di anni fa. Si tratta solo di una stima. E poi, quando parliamo di Universo, ci basiamo solo su una sezione ridotta, circoscritta a circa 90 miliardi di anni luce di diametro. Tale regione è detta sfera di Hubble.

Evoluzione del plasma

Come è nato l’Universo? E come possiamo studiare l’origine di ogni materia? (wikipedia) – curiosauro.it

Tempo fa dei ricercatori dell’Università di Copenhagen hanno creato un modello per studiare il comportamento del plasma nella fase iniziale dell’Universo. E hanno capito che subito dopo il Big Bang il plasma consisteva in quark e gluoni, ed era “sorto” come effetto della caldissima espansione dell’universo. In seguito dei pezzi di quark si sono riformati nei cosiddetti adroni. Poi un adrone con tre quark ha formato il primo protone. Da qui abbiamo ottenuto un elemento costitutivo fondamentale per il nucleo atomico.

Questo plasma, chiamato QGP, era presente nei primi 0,000001 secondi del Big Bang. Poi, successivamente, a causa dell’espansione, è scomparso. Eppure, utilizzando il Large Hadron Collider al CERN, i ricercatori danesi sono stati in grado di ricreare questa prima situazione, risalendo a ciò che è accaduto 14 miliardi di anni fa, e hanno studiato il plasma.

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