Allarme aviaria H3N8: prima infezione umana in Cina

La variante dell’influenza aviaria H3N8 ha infettato per la prima volta un essere umano. Abbiamo per ora un singolo caso segnalato nella provincia cinese di Henan. Che cosa sta succedendo?

L’incubo del Covid non è ancora del tutto passato, e ora dobbiamo paventare anche la minaccia dell’aviaria. O meglio, il suo ritorno. Ecco la situazione.

Polli e allevamenti intensivi: un pericolo per la salute umana (Commons license) curiosauro.it

Aviaria H3N8: prima infezione umana in Cina

Un nuovo ceppo dell’influenza aviaria ha infettato un bambino di quattro anni in Cina. La variante in questione è la H3N8. E il bimbo è un cittadino cinese della provincia centrale dell’Henan in Cina. Le autorità sanitarie di Pechino hanno parlato di un soggetto febbricitante con tutti i classici sintomi influenzali. E hanno anche appurato che il piccolo viveva in stretto contatto con polli e corvi (che i genitori allevano a casa). Come sappiamo la maggior parte delle persone infette dall’influenza aviaria ha avuto contatti con volatili malati o morti. Non è una novità. Ciò che preoccupa è l’arrivo di una nuova variante.

Il numero di ceppi di influenza aviaria che compiono il salto dai volatili all’uomo è davvero inquietante. Il sottotipo H5N1 era stato osservato per la prima volta nell’uomo nel 1997. E di quell’influenza sono stati segnalati quasi novecento casi con più di quattrocentotrenta decessi. Il tasso di mortalità era dunque del 53%. Dal 2013, è arrivata la variante H7N9, con più di seicento morti. Le infezioni si sono registrate soprattutto in Cina e in Russia.

L’aviaria H3N8 è dunque l’ennesima variante di un virus estremamente contagioso e letale, sia per i volatili che per l’uomo.

Come impedire una nuova pandemia

Ecco come appare il virus dell’aviaria (wikipedia) curiosauro.it

Una pandemia di influenza aviaria è possibile? Secondo gli esperti il rischio c’è. Per evitarlo dobbiamo far sì che il virus non passi dagli uccelli agli esseri umani. La variante H3N8 viene appunto dai polli. Ed è già stata trasmessa a un uomo… Una volta compiuto il salto, il virus potrebbe diffondersi facilmente tra persone. Proprio come il comune raffreddore o come il Covid-19.

Fortunatamente, almeno per il momento, il virus dell’influenza aviaria non sembra in grado di diffondersi facilmente tra le persone. Tuttavia, molti virologi affermano che l’H5N1, per esempio, potrebbe essere a tre mutazioni dal diventare più facilmente trasmissibile. Quindi la paura è doppia, perché abbiamo a che fare con una malattia orribile e mortale. Quindi una pandemia di aviaria sarebbe davvero una catastrofe. Molto peggio del Covid.

Anche nei Paesi europei (Francia e Inghilterra) ci sono molti focolai di influenza aviaria fra i volatili. Per questo le autorità hanno deciso di abbattere milioni di uccelli nel tentativo di fermare la diffusione della malattia. Qual è il problema? È che sulla Terra ci sono almeno ventisei miliardi di polli. Più di tre uccelli per ogni singola persona del pianeta. Dovremmo smetterla con gli allevamenti intensivi.

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