Una nuova batteria che può immagazzinare energia per mesi

Stoccare energia. Ecco uno dei problemi principali che coinvolge tutte le fonti rinnovabili. Gli scienziati del Pacific Northwest National Laboratory potrebbero aver trovato una soluzione. Hanno infatti creato una batteria in grado di immagazzinare l’energia in eccesso per mesi senza perdere capacità di accumulo.

Lo stoccaggio a livello di rete dell’eccesso di produzione stagionale può essere una risorsa fondamentale per l’elettricità prodotta dalle rinnovabili. Una batteria a congelamento-scongelamento promette di poter recuperare fino al 90% dell’energia prodotta dopo varie settimane o mesi.

Accumulo stagionale, un nuovo dispositivo (Pixabay) – curiosauro.it

Immagazzinare energia per mesi con una nuova batteria

Applicando la strategia del ciclo termico di congelamento-scongelamento, dei ricercatori hanno sviluppato una batteria al sale fuso Al-Ni con grandi capacità di recupero di energia “conservata”. Il recupero effettivo dell’energia accumulata è del 90% dopo un periodo di varie settimane. Fino a otto settimane, secondo gli sviluppatori.

Cerchiamo di capire in cosa consiste questa batteria di congelamento-scongelamento… È un dispositivo di accumulo capace di congelare l’energia in eccesso per un uso successivo. Ed è una conquista importantissima. Infatti batterie del genere potrebbero essere utilizzate per lo stoccaggio stagionale. Tutta l’energia (per esempio solare) risparmiata in una stagione calda può essere utilizzata in un’altra stagione (quando si produce meno corrente).

Il prototipo appare come un piccolo disco da hockey. Ed è quindi facilmente associabile a ogni tipo di impianto. Consideriamo ad esempio l’energia solare… In un solo giorno d’estate un impianto fotovoltaico produce in media molta corrente, riutilizzabile in giorni meno assolati (come quelli dei mesi invernali).

Tendenze stagionali

Nuovi metodi di accumulo e stoccaggio (Pixabay) – curiosauro.it

Queste tendenze possono causare sia una sovrapproduzione dispendiosa che una sottofferta limitante. Ecco perché sono necessarie risorse più flessibili, come i combustibili fossili, per coprire le carenze. In teoria, però, l’eccesso stagionale può essere immagazzinato in modo efficiente e ridistribuito nei momenti di bisogno.

L’accumulo stagionale di energia su larga scala per la rete elettrica è una soluzione necessaria per lo sviluppo delle rinnovabili. Le tecnologie di accumulo di corrente a lunga durata sono quindi importanti per aumentare la flessibilità delle reti. Specie quando si incorporano grandi quantità di energia rinnovabile.

Possiamo cominciare a immagazzinare l’energia in eccesso senza dispersioni? Con la nuova batteria forse è possibile. Questa ricerca segna dunque un passo importante verso una soluzione di accumulo stagionale. La batteria supera i limiti di autoscarica delle odierne tecnologie per le batterie ed è in grado di conservare il 90% della sua capacità iniziale fino a otto settimane, con una densità energetica teorica di 260 W/ora per chilo.

Dal punto di vista materiale, la batteria contiene un anodo di alluminio e un catodo di nichel immersi in un elettrolita di sale fuso.

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