Le fobie più diffuse: non potete immaginare quali sono

Ci sono tante fobie e di alcune, in forma moderata, soffrono più persone di quanto si pensi. Ma quali sono le più diffuse e anche le più strane? Vediamone insieme alcune.

Avete paura del rumore dei tuoni? Degli insetti? Del mare? Degli spazi aperti? Sappiate che siete in buona compagnia. Di piccole fobie ce ne sono moltissime, alcune cosiddette semplici che riguardano un particolare oggetto, animale o attività

Le fobie più conosciute – curiosauro.it

Le fobie più diffuse

Ci sono fobie semplici e fobie più complesse che possono essere limitanti per svolgere la vita di tutti i giorni. La seconda tipologia può creare una forte ansia e un senso di smarrimento. Un esempio su tutti è l’agorafobia, cioè la paura che scatta quando ci si trova in spazi aperti come piazze, parcheggi e mercati, oppure in posti troppo affollatiOltre a questa, ce ne sono altre di molto diffuse. Facciamo una breve carrellata.

Aracnofobia, ornitofobia e similari

Queste sono fobie legate alla paura che si prova di fronte a certi animali, e circa il 4% della popolazione ne soffre. Può riguardare insetti (entomofobia), ragni (aracnofobia), serpenti (ofidiofobia), uccelli (ornitofobia) e cani (cinofobia). Chi ne è affetto può temere persino animali finti, come un serpente di gomma.

Emofobia 

Sarebbe la paura di vedere il sangue che porta le persone perfino a svenire. Colpisce il 3% della popolazione mondiale. Gli esperti hanno concluso che si tratta di un meccanismo di sopravvivenza: il cervello percepisce un allarme emorragia e induce un collasso cardiocircolatorio per impedire un’ulteriore perdita di sangue.

Acrofobia 

Riguarda la paura dei luoghi alti. Alcuni acrofobici possono provare malessere anche quando vedono altre persone in luoghi ad altezze elevate (grattacieli, funivie, strapiombi, ruote panoramiche). Questa paura nasce soprattutto quando sia loro stessi sia altri sono in prossimità del vuoto e senza protezione, per esempio quando qualcuno si sporge da un balcone.

Le fobie più conosciute – curiosauro.it

Le fobie più conosciute

Tra queste la più conosciuta e diffusa è sicuramente la claustrofobia, cioè la paura dei luoghi chiusi ma anche ristretti, che danno un senso di oppressione. I posti che causano questa fobia sono di solito: ascensori, gallerie, stanze piccole o la risonanza magnetica (che ora, fortunatamente, è anche aperta n.d.r.). Oltre ad essere accompagnata da manifestazioni ansiose, la claustrofobia comporta spesso sintomi somatici come: 

  1. Sudorazione accentuata.
  2. Brividi o vampate di calore
  3. Battito cardiaco accelerato. 
  4. Nausea
  5. Sensazione che manchi l’ossigeno. 
  6. Timore di morire

Un’altra molto diffusa è anche l’aerofobia che è la paura di volare. Questa si può manifestare con livelli di ansia differenti, che variano da persona a persona. Possono andare da uno stato di apprensione e di vigilanza durante il volo, a una sensazione di forte ansia e angoscia che può interessare anche le ore o i giorni precedenti il viaggio.

A volte, si può arrivare anche a provare un vero e proprio terrore innescato da pensieri e immagini traumatiche riguardo il volo che impediscono alla persona di salire sull’aereo. La fobia di volare può essere legata anche a numerose altre paure, come ad esempio la paura dell’altezza, la claustrofobia, la fobia sociale, l’agorafobia, e la fobia della morte.

Altre paure

Ci sono un altro paio di paure che è giusto analizzare, come la talassofobia e la brontofobia. La prima riguarda la fobia di immergersi nell’acqua, e comprende la paura delle acque profonde, dei viaggi sull’acqua e delle creature che vivono sotto la superficie. Avere paura dei corpi d’acqua può aggiungere sfide significative alla vita di una persona. Le cause della talassofobia possono essere diverse, sia dovute a traumi legati all’acqua (un’esperienza di scampato annegamento per esempio) che alla visione di eventi pericolosi avvenuti in mare. Nella maggioranza dei casi, questa fobia porta al rifiuto di nuotare: alcune persone non possono mettere la testa sott’acqua neppure per breve tempo, oppure se fanno un bagno in mare, non vanno oltre a immergere le caviglie.

La brontofobia, invece, è la paura di sentire il rumore di tuoni. Le persone che ne soffrono si rendono conto del fatto che i tuoni non costituiscono una minaccia verso la loro integrità fisica, ma non riescono ad evitare la paura. Oltre ai tuoni, di solito hanno il terrore anche delle tormente e se si trovano all’aria aperta durante queste intemperie cominceranno a soffrire di ansia. Se si trovano in luoghi chiusi, invece, tenderanno a nascondersi sotto il letto, dietro un divano o negli armadi.

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