L’inquinamento da plastica è un enorme problema, gravissimo se si pensa che micro-particelle possono entrare nel nostro sangue
Si tratta di minuscoli frammenti di plastica che finiscono direttamente nel nostro sangue. Una ricerca dell’Università Vrije di Amsterdam ha sottolineato questo aspetto paradossale attraverso un articolo pubblicato sulla rivista Environment International.
Piccoli frammenti di plastica nel sangue
In seguito ad una ricerca l’Università di Amsterdam ha messo nero su bianco il problema. In particolare è stato riscontrato che nel nostro circolo sanguigno finirebbero vari tipi di polimeri, tra cui il Pet, che è adoperato per le bottiglie di plastica maggiormente. Lo studio è stato condotto sull’analisi del sangue di 20 persone. La quantità media di plastica ritrovata nei campioni ematici è stata superiore a 1,5 microgrammi per ogni millilitro di sangue. Un dato sconvolgente…
Il viaggio delle microplastiche, si teme per la salute
Microplastiche e nanoplastiche nel nostro organismo possono dare origine a problemi seri di salute. Essendo di dimensioni molto piccole possono superare molte barriere nel nostro corpo andandosi ad insinuare nell’apparato respiratorio e non solo. Ai danni della fertilità, soprattutto quella maschile, andando ad interferire con l’attività testicolare. Purtroppo alle micro e nanoplastiche si è esposti già in età pre-natale. A poter essere assorbiti, quindi a trapassare la barriera intestinale, le microplastiche grandi 150 micrometri. Restano ancora dei dubbi sulle precise quantità che riescono ad oltrepassare ed entrare in intestino, reni, polmoni. Gli scienziati sono al lavoro per capire i meccanismi e trovare tecnologie a contrasto di questo fenomeno, che viaggia di pari passo con l’inquinamento fenomeno sempre più imperante.
