Svelato il mistero | Sono bianchi e neri per una questione evolutiva

Vi siete mai chiesti perché i panda giganti sono bianchi e neri? Come mai non hanno una pelliccia uniforme? E quale ruolo evolutivo esprime il loro particolarissimo bicromatismo? Scienziati inglesi e cinesi rispondono a tutte queste domande…

Capita molto raramente che i mammiferi rivelino una colorazione bianca e nera. Succede alle zebre, alle orche assassine e ai panda. Ma la scienza non era mai riuscita a capire il perché…

Il panda gigante, animale simbolo della Cina e del WWF (wikipedia) – curiosauro.it

Perché i panda giganti sono bianchi e neri?

Dei ricercatori dall’Università di Bristol e dall’Accademia cinese delle scienze hanno cercato di capire come mai i panda (Ailuropoda melanoleuca) sono bianchi e neri. La zoologia classica considerava i panda come una particolare evoluzione dell’orso bianco, cioe come specie caratterizzata da peli scuri sulle zampe anteriori, le spalle, le zampe posteriori nere, intorno alle orecchie e agli occhi. Di norma le pellicce bianche si abbinano ad animali che abitano ambienti freddi e innevati. Mentre le pellicce scure sono adatte ad habitat ombrosi…

Come sappiamo, i panda giganti sono confinati in poche foreste cinesi. In zone protette, dove non esistono predatori. In passato però questi animali dovevano difendersi da molti nemici. E dovevano quindi mimetizzarsi, per sfuggire a tigri, lupi, cuon, leopardi delle nevi e orsi. Ma il bicromatismo è un’arma così efficace per camuffarsi?

La ricerca sulla pelliccia dei panda

Un panda gigante adulto con un cucciolo (Pixabay) – curiosauro.it

Gli scienziati hanno analizzato diverse immagini per studiare la pelliccia in bianco e nero di questi iconici animali. E hanno compreso che questa colorazione poteva essere davvero preziosa per camuffarsi nell’ambiente forestale. Sembra strano, ma è così!

Il professor Tim Caro, della Facoltà di Scienze Biologiche dell’Università di Bristol, ha compreso che le parti nere della pelliccia del panda si adattano perfettamente con le ombre e i tronchi degli alberi. Al contrario, le parti bianche si mimetizzano con il fogliame autunnale e con la neve.

In più il panda sfrutta un meccanismo chiamato “colorazione dirompente”. Con i suoi colori, visto da lontano, non viene ben percepito dai predatori. Il contrasto crea l’illusione di una figura scomposta, incompatibile con quella di un animale. I felini e i lupi, dopotutto, vedono in bianco e nero… Effettuando un’analisi comparativa con altre specie, i ricercatori hanno perciò concluso che la capacità del panda gigante di mimetizzarsi con il suo ambiente era molto efficace.

La ricerca ha poi mostrato che il fango che spesso sporca le pellicce bianche e nere rende ancora più funzionale il mimetismo. Insomma, i nostri amici panda sono bianchi e neri per una ragione precisa, che li ha aiutati a sopravvivere fino a oggi.

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