Per anni o, meglio, per secoli, i tombaroli hanno predato il parco archeologico di Pompei. Nonostante la nutrita vigilanza umana e le telecamere, ci sono ancora criminali che scavano impunemente gallerie sotterranee per rubare manufatti dal sito. Per questo Pompei ha arruolato Spot, il robot quadrupede della Boston Dynamics. E dunque i malviventi sono avvisati: cave canem!
Il robot sarà usato per operazioni di monitoraggio uomo-macchina all’interno del parco archeologico di Pompei.

Il cane robot che sorveglierà gli scavi di PompeiÂ
Ci sono case pompeiane ancora non scavate, ben conosciute dai trafficanti di antichità . Come spesso accade, laddove non arriva lo Stato arriva il crimine, con scavi abusivi e tunnel profondissimi. Ma le autorità che sovraintendono al sito archeologico di Pompei sanno che questi scavi sono pericolosi: potrebbero crollare da un momento all’altro. Ecco perché i vigilanti non possono spingersi in certi anfratti per bloccare le attività criminali. D’ora in poi, tutti questi passaggi saranno pattugliati da cane robot.
Spot, prodotto dalla Boston Dynamics, è appunto un robot a quattro zampe progettato per muoversi con agilità in territori impervi. E grazie a questo dispositivo la direzione del sito archeologico più frequentato del mondo mira a sviluppare una maggiore e più attenta supervisione e protezione.
I compiti di Spot, il robot della Boston Dynamics

Il cane robot pattuglierà le strade e i tunnel dell’antico sito, e si spingerà nei più remoti accessi. Il suo compito è quello di bloccare i cacciatori di reperti e i tombaroli. Utilizzando telecamere e sensori, il robot può attraversare con agilità qualsiasi terreno. Può muoversi al buio e lungo i percorsi più difficili. Può inoltre raccogliere e registrare dati utili allo studio e alla pianificazione degli interventi.
La scelta di sfruttare questo nuovo sistema tecnologico risponde alla necessità di migliorare la qualità del monitoraggio delle aree esistenti e ancora sconosciute. Ma non solo. Il robot può anche essere sfruttato per approfondire la conoscenza dello stato di avanzamento dei lavori nelle aree in fase di recupero o restauro. Dunque Spot lavorerà anche come un vero e proprio archeologo. Come un esperto chiamato a gestire la messa in sicurezza del sito e dei lavoratori che lo frequentano.
Tale sperimentazione robotica fa parte di un più ampio progetto chiamato smart@pompei. L’investimento non è piccolo. Il robot della Boston Dynamics è dotato di uno scanner laser autonomo e di una fotocamera a colori con un campo visivo di 360 gradi. Il costo base è di settantamila euro circa. Saranno soldi ben spesi?