Si dice esistano molte razze aliene | Ecco quante

L’argomento della vita extraterrestre non è più un vero tabù per gli astronomi. Da qualche anno gli accademici e gli scienziati si dimostrano più ottimisti (e meno imbarazzati nel dichiararlo) sulle possibilità di scoprire bioforme aliene nell’Universo. Ma da quante razze aliene potrebbe essere popolato l’intero cosmo?

Gli astrofisici studiano come si è formata la vita sulla Terra e ragionano sulla possibilità che processi analoghi possano essersi espressi anche in esopianeti simili. Secondo tale principio è stata condotta una stima nel 2020. E sono oltre trecento milioni i mondi con condizioni simili a quelle terrestri solo nella Via Lattea.

Due alieni grigi…  umanoidi di bassa statura che l’ufologia immagina come forma extraterrestre venuta più volte in contatto con la Terra (Pixabay) – www.curiosauro.it

Quante razze aliene potrebbero esistere nell’Universo?

Circa metà delle stelle simili al Sole nella nostra galassia possiedono pianeti in zone abitabili, in cui potrebbe essere presente dell’acqua liquida. E, in via teorica, su tutti questi pianeti potrebbe fiorire o essere fiorita una popolazione extraterrestre. Non parliamo di una suggestione ma di una stima statistica e scientifica basata su un rilevamento matematico. Il calcolo si fonda sull’equazione di Drake. Un ragionamento, introdotto da Frank Drake nel 1961, che stabilisce un quadro di riferimento per individuare il numero di civiltà rilevabili nella Via Lattea.

In questa formula le variabili sono la velocità di formazione di una stella simile al Sole, le stelle che possiedono pianeti e i pianeti simili per posizione (rispetto alla propria stella) alla Terra. L’Istituto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), che si occupa appunto di ricerca di intelligenza extraterrestre, procede oltre. Prova cioè a estendere a tutto l’Universo finora conosciuto questo tipo di analisi. E il risultato dovrebbe essere trecento milioni moltiplicato almeno per un miliardo.

La ricerca della missione Kepler

Quanti extraterrestri ci sono nell’Universo? (Pixabay) – curiosauro.it

Gli astronomi che hanno analizzato il contesto della nostra galassia si sono basati sui dati forniti dal veicolo e telescopio spaziale della NASA Kepler. Uno strumento lanciato nello Spazio per osservare nuovi pianeti. Per nove anni Kepler ha analizzato le stelle della Via Lattea. Ha rilevato le brevi variazioni di luminosità date dal passaggio di pianeti orbitanti che oscurano una parte della luce della loro stella. Nel 2018, a fine missione, Kepler aveva identificato circa duemilaottocento esopianeti. Di questo numero, almeno una ventina sono risultati compatibili con la vita.

Dunque, solo nella nostra galassia potrebbero esistere altre venti razze aliene. E come sarebbero fatti, questi extraterrestri? Ovviamente gli scienziati seri nemmeno si azzardano a dare risposte del genere. E quando parlano di bioforme immaginano perlopiù individui unicellulari o molecole complesse di natura organica. Esiste poi un approccio completamente diverso, che ritiene insostenibile la possibilità che le condizioni terrestri possano essersi verificate altrove.

Ciò non significa negare la possibilità di rintracciare forme organiche nel cosmo. Ma conduce a immaginare che gli organismi alieni possano essersi sviluppati su altre basi. Su altre molecole (niente carbonio, per esempio) a noi completamente sconosciute.

Le quattro classi aliene

Gli appassionati di UFO e incontri ravvicinati, invece, hanno delle loro idee piuttosto precise sull’argomento. Credono che le razze aliene intelligenti si siano già messe in contatto con i terrestri. E credono dunque di poterle riconoscere e differenziare. Per farlo prendono in esame tutti gli avvistamenti raccolti nella storia dell’ufologia.

Analizzando tutti gli alieni “incontrati” e segnalati negli ultimi decenni, gli ufologi parlano di una grande varietà di esseri extraterrestri. Diciamo che ci sarebbero una trentina di razze aliene in totale, che possono essere fenomenologicamente raggruppate in quattro grandi classi principali.

Ci sono gli umanoidi, che rivelano un aspetto simile a quello umano. In questo gruppo ci sarebbero i cosiddetti Nordici (di solito individui biondi e alti, indistinguibili dai terrestri), i piccoli grigi (tipo E.T.) e i piccoli non grigi. La seconda classe è quella degli alieni animaleschi. Tali alieni assomiglierebbero a rettili, canidi, orsi, rane, insetti o folletti. Terza classe: i robotici. Quarta classe: i plasmatici, che non hanno una forma definita ma sarebbero più che altro espressioni energetiche (luci, forze, impulsi).

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