Le scoperte archeologiche più incredibili dell’ultimo decennio

Vediamo se sapete rispondere a questa domanda… Quali sono state le scoperte archeologiche più importanti dell’ultimo decennio? Negli ultimi anni, l’archeologia ha fatto delle scoperte incredibili, di cui forse si è parlato troppo poco. Ecco perché ci sentiamo in dovere di elencarvi alcuni di questi scavi, per presentarvi come si deve che cosa gli archeologi hanno scoperto.

Fra le scoperte più incredibili dell’ultimo decennio ci sono scavi di città romane, antiche sepolture egizie, resti di uomini preistorici fino a poco tempo fa sconosciuti e stupendi mosaici…

Le mani dell’uomo di Naledi (wikipedia) – curiosauro.it

Le più incredibili scoperte dell’ultimo decennio in archeologia

Partiamo dalla scoperta dell’Homo naledi. Nel 2013, degli speleologi penetrarono nella grotta di Rinsing Star, in Sudafrica, a circa cinquanta chilometri da Johannesburg. Qui trovarono più di millecinquecento reperti fossili appartenenti a quindici individui di una specie di Homo mai conosciuta (vissuto intorno ai duecentocinquantamila anni fa). Dopo un paio di anni di studio, i paleontologi hanno battezzato quest’uomo come Homo naledi. E com’era fatto quest’uomo? Aveva un corpo piccolo, e anche un cervello di ridotte proporzioni. Ma si differenziava dai primi ominidi rivelando gambe abbastanza lunghe e dei piedi molto simili ai nostri.

Nel 2018, invece, c’è stata una delle più incredibili scoperte dell’archeologia centroamericana. Per studiare l’antico insediamento Maya di Tikal, nel Nord del Guatemala, gli archeologi hanno sperimentato per la prima volta la tecnologia LIDAR (Light Detection and Ranging) e hanno così scoperto informazioni inimmaginabili. Grazie a quest’analisi sappiamo che Tikal era circa quattro volte più grande di quanto gli esperti pensassero. In più gli archeologi hanno scoperto un immenso tempio piramidale centrale, che prima pensavamo fosse solo una collina.

Scavi romani ed egizi

Un pavimento romano che affiora sotto una vigna (captured) – curiosauro.it

Nel 2020 ci sono state due incredibili scoperte archeologiche anche in Italia. La prima, nella valle del Tevere, presso Falerii Novi, in provincia di Viterbo. Grazie a un georadar, dei ricercatori hanno portato alla luce un’antica città romana risalente al 241 a.C.. Un insediamento nascosto entro le antiche mura di Falerii, che sono tuttora visibili insieme alla monumentale Porta di Giove. E ora si è in procinto di scavare. Sempre nel 2020, dei ricercatori hanno riportato alla luce la pavimentazione di una villa romana del III secolo d.C., nella Valpolicella. L’area era stata studiata negli anni ’20 del Novecento, ma gli scavi erano stati abbandonati troppo in fretta. Ora invece gli archeologi hanno trovato un magnifico pavimento a mosaico romano.

Nel 2021 in Egitto abbiamo registrato una serie straordinaria di nuove scoperte a Saqqara, ossia nella vasta area di sepoltura a Sud de Il Cairo, non lontano dalla piramide di Djoser. Gli archeologi hanno trovato più di cinquanta sarcofagi in legno, quasi tutti perfettamente intatti. Questi sarcofagi erano nascosti in pozzi sepolcrali, profondi tra i dieci e dodici metri, che farebbero parte del tempio funerario dedicato alla regina Naert, moglie di Teti.

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