Adesso ce la stampano: prova a immaginare cosa

Per ora sembra soltanto una stranezza o un capriccio per pochi, ma in futuro questo tipo di prodotto potrebbe arrivare in ogni casa. Di cosa stiamo parlando? Di un cibo proteico sviluppato grazie a una nuova tecnologia alimentare e connesso a un settore in forte crescita. Alla Novameat, una startup spagnola con un CEO italiano, stampano alimenti a base vegetale, in qualsiasi forma e qualità. e soprattutto a ritmi industriali.

La carne sintetica rappresenta il futuro dell’alimentazione, e non solo perché nel mondo sempre più persone si stanno orientando a una dieta vegetariana o per questioni etiche. L’umanità deve svincolarsi dagli allevamenti intensivi soprattutto per la salvaguardia dell’ambiente. Ecco perché le società che stampano carne in 3D stanno ottenendo tanto successo.

Carne sintetica (Novameat) – curiosauro.it

Alla Novameat stampano carne 3D in ogni taglio e qualità

A breve la Novameat comincerà a distribuire su larga scala la sua carne stampata in 3D. Per far ciò la società di bioingegneria spagnola, guidata dall’italiano Giuseppe Scionti, ha cercato e ottenuto nuovi finanziamenti per lo sviluppo di una nuova tecnologia atta a velocizzare e migliorare la produzione. L’obiettivo era quello di creare pezzi di carne (delle bistecche e dei filetti), uguali nella forma e nel gusto ai tagli classici, da produrre in alta quantità e senza costi esagerati. E ci sono riusciti, a quanto pare, senza abbassare la qualità del prodotto. Tutti questi pezzi di carne continuano a essere fatti solo con ingredienti di prima scelta a base vegetale.

Per ora la carne sintetica che stampano alla Novameat è disponibile in tutta la Spagna ma presto sarà ordinabile nell’intera Europa. Pare che la startup abbia ottenuto un finanziamento di sei milioni di dollari per produrre con più cura e maggiore velocità tagli interi a base vegetale testurizzati. E la speranza è che questo progresso produttivo possa colmare in parte o del tutto il gap qualitativo e quantitativo nel mercato della carne.

Già dal 2019, alla Novameat stampano carne in 3D. Nel 2020, la società ha introdotto un nuovo tipo di bistecca a base vegetale, presentata come la “più realistica” di sempre. Si trattava di una bistecca stampata in 3D contenente proteine ​​di piselli, succo di barbabietola e altri ingredienti a base vegetale. Per perfezionare i suoi prototipi di carne e la sua tecnologia, la startup si è poi specializzata nel settore della stampa 3D puntando sulla tecnologia di microestrusione.

Le novità di Novameat

Il processo di stampa 3D della carne (captured) – curiosauro.it

La tecnologia brevettata Novameat aumenta le capacità di produzione dei tagli interi a base vegetale a oltre cinquecento chili all’ora. Tutto questo grazie ad attrezzature industriali e tecnologiche raffinatissime. Quindi l’attuale velocità di produzione è circa quindici volte superiore alla tipica tecnologia di estrusione ad alta umidità che viene di norma utilizzata nel settore delle proteine ​​alternative.

Nel gennaio 2022 il sito della società aveva annunciato lo sviluppo del primo sostituto della carne al mondo composto da ingredienti altamente termosensibili, provenienti da ognuno dei cinque regni degli esseri viventi. E ora Scionti dichiara che la sua carne sarà prodotta, come si suol dire, in quantità industriali. L’italiano Giuseppe Scionti, considerato l’inventore della prima carne vegetale stampata in 3D, è stato citato dal Food Innovation Hub tra le cinquanta persone che hanno segnato il futuro del cibo. In passato Scionti ha presentato la sua idea di una carne vegetale anche presso il Parlamento Europeo e le Nazioni Unite.

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