Santo Sepolcro: indagine sulla pietra tombale originaria

Nel 2016, nel Santo Sepolcro a Gerusalemme, degli archeologi hanno scoperto la pietra del sepolcro originario. Probabilmente il vero luogo che ospitò le spoglie di Gesù Cristo. Tale scoperta fu casuale e avvenne durante i lavori di restauro di un’edicola della basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Così, dopo secoli, c’è stato il desigillamento della tomba di Gesù. Ed ecco cosa hanno scoperto gli archeologi…

La basilica del Santo Sepolcro, una delle più importanti chiese cristiane di tutto il mondo. Fu costruita sul luogo che la tradizione indica come quello della crocifissione, unzione, sepoltura e resurrezione di Gesù (wikipedia) – curiosauro.it

La verità sul Santo Sepolcro

Da millenni gli uomini studiano il sito identificato come il Santo Sepolcro, ovvero il luogo dove il corpo di Gesù Cristo, secondo la tradizione, fu sepolto dopo la crocifissione. Ma solo da pochi anni questo studio può dirsi scientificamente rilevante.

Il Santo Sepolcro è per tutti i cristiani il luogo dove gli apostoli depositarono le spoglie mortali di Gesù Cristo. Oggi quel sito è inglobato nella grande basilica del Santo Sepolcro, nella parte vecchia di Gerusalemme. Si discute molto sulle scoperte preliminari derivanti dal desigillamento della tomba di Cristo. Per ora sono poche le informazioni filtrate sullo studio. A quanto pare, pero, le indagini sembrano confermare che molte porzioni del sepolcro originale abbiano resistito ai secoli e ai vari danni e interventi subiti dalla struttura.

Di cosa parliamo? In pratica, di una piattaforma calcarea, ovvero di un letto da sepoltura scavato nelle pareti di un’antica grotta. Durante i secoli, quella pietra è stata rivestita di marmo, per proteggerla. Poi, il 26 ottobre 2016 degli operai rimossero parte di questo rivestimento per restaurare un’edicola, e così spuntò fuori una lastra.

La straordinaria scoperta

Ecco la pietra nascosta dietro l’edicola (Getty) – curiosauro.it

Dopo un’ispezione da parte del team di conservazione dell’Università Tecnica Nazionale di Atene si è subito parlato di una scoperta epocale… Dopo sessanta ore di scavi gli archeologi trovarono una seconda lastra di marmo con una croce scolpita sopra. E dietro questa seconda lastra c’era l’integrità della pietra tombale originaria.

La tomba è stata subito risigillata. Ma finalmente gli archeologi che hanno preso parte allo scavo hanno rivelato cosa hanno visto.

Abbiamo per esempio capito che la tomba non è mai stata spostata dal suo luogo originario, anche se molti studiosi paventavano il contrario… Non ci sono dubbi che dietro il marmo ci sia un vero sepolcro. Ma come facciamo ad affermare che sia davvero il Santo Sepolcro? Cosa ci persuade che in quella grotta ci fosse proprio la tomba del Cristo?

È davvero la tomba di Gesù?

Dal punto di vista archeologico non abbiamo prove certe che la tomba recentemente scoperta nella basilica del Santo Sepolcro sia il vero luogo di sepoltura di Gesù di Nazareth. Eppure, storicamente, disponiamo di molti nessi incoraggianti.

A identificare per la prima volta questo sito fu l’imperatore Costantino, tre secoli dopo la crocifissione. Il luogo corrispondeva a un tempio pagano costruito su una grotta. Per la tradizione quella grotta apparteneva a Giuseppe di Arimatea, un seguace di Gesù.

Il tempio è fondamentale. Perché fu eretto dall’imperatore Adriano un secolo dopo la resurrezione. Ed è molto probabile che Adriano abbia voluto costruire quel tempio sopra la tomba del Cristo per bloccare i primi cristiani, che si radunavano in quel luogo per pregare.

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