Nuovo mistero sul suolo di Marte: trovate tracce del diavolo!

L’orbiter marziano di ExoMars ha catturato delle immagini spettacolari e surreali, immagini dei dust devils (diavoli di polvere) che ricoprono la superficie del pianeta rosso. Che il diavolo sia arrivato su Marte prima di noi?

Dust devils su Marte – curiosauro.it

I bernoccoli del diavolo

Trace Gas Orbiter (TGO) ci ha portato le prove: il diavolo è stato su Marte! Gibolli, bernoccoli e unghiate sono stati fotografati dalla missione europea ExoMars nell’Argyre Planitia, una pianura situata nell’emisfero meridionale di Marte. Si tratta di un’area che presenta un terreno cosiddetto caotico: vale a dire, un terreno accidentato e sconnesso in cui si rilevano cumuli di rocce di varie forme e costituzione, nonché protuberanze irregolari, creste e colline caratterizzate da cime piatte e pareti molto ripide. Non si tratta dell’unica area marziana ad avere le suddette caratteristiche, perché sono state individuate altre 30 regioni molto simili.

La telecamera CASSIS a bordo della sonda ha ripreso l’area vicina al cratere Hooke. Peculiarità delle foto sono, senza dubbio, le tracce dei dust devils (ossia, i diavoli di polvere), che in foto appaiono come sottili fili serpeggianti di colore blu. Questa tonalità è ottenuta dalla combinazione dei tre filtri di CASSIS, ma se vista ad occhio nudo avrebbe un colore completamente diverso.

Dust devils su Marte – curiosauro.it

I graffi del diavolo

I graffi sono quell’affascinante guazzabuglio tentacolare che attraversa l’intero paesaggio: rappresenterebbero proprio i diavoli di sabbia delle foto scattate da CASSIS. Queste cicatrici blu si verificano su Marte e sulla Terra in aree molto aride e sono determinati fenomeni atmosferici a crearle. Si formano quando l’aria molto calda del suolo comincia a spostarsi verso l’alto in correnti ascensionali che trascinano con sé sabbia e detriti.

Sul Pianeta Rosso la loro comparsa è molto più evidente rispetto alla Terra, per via della atmosfera rarefatta e delle polveri abbondanti. Qui i dust devils sono 10 volte più alti e 50 volte più ampi di quelli terrestri, e solitamente sono orientati verso nord-sud suggerendo quindi una possibile direzione dei venti locali. Come già detto in precedenza, il colore blu delle foto non è reale ma dipende dai raggi infrarossi e dai filtri usati, sensibili alle variazioni della composizione dei minerali della superficie.

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L’orbita del Trace Gas Orbiter

TGO è arrivato su Marte nel 2016 e ha iniziato la sua missione scientifica completa nel 2018. La navicella spaziale sta restituendo immagini spettacolari e fornisce anche il miglior inventario dei gas atmosferici del pianeta. Oltre a questo, mostra anche una mappa della superficie marziana dei luoghi più ricchi di acqua.

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Questi dati serviranno a spianare la strada all’arrivo su Marte del rover Rosalind Franklin per la seconda parte della missione ExoMars. L’arrivo è previsto nel mese di giugno 2023, quando inizieranno le manovre per far scendere rover e piattaforma sulla superficie del pianeta rosso. Il carico è composto da un trapano, nato in Italia grazie a Leonardo, che perforerà il suolo marziano per poi studiare in situ il materiale estratto con gli strumenti per fare ricerca di esobiologia e geochimica.

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