Ormai della missione Artemis si sanno molte cose: si sa che porterà di nuovo l’uomo sulla Luna, si sa che tutto ormai è pianificato e pronto. E allora? Perché la NASA continua a rimandare la data della partenza? Vediamo insieme cosa sta succedendo.
L’uomo tornerà sul suolo lunare?
All’establishment americano piace fare annunci sensazionali, salvo poi rimangiarsi le parole quando i fatti non corrispondono a quanto detto. La stessa cosa sta facendo la NASA parlando della missione Artemis, quella che dovrebbe riportare di nuovo gli astronauti sul suolo lunare. Alla fine del mese di gennaio era stata resa nota la roadmap per le missioni sulla Luna, che prevedeva l’allunaggio verso la seconda metà del 2025. Durante la riunione del Congresso statunitense, fatta ad hoc per questa questione, sono state letteralmente cambiate le carte in tavola.
Le tempistiche per il lancio di Artemis sono state ritenute improponibili e spostate al 2026, se non addirittura oltre. La commissione ha analizzatoi costi della missione ribadendo fortemente che sono troppo alti e andrebbero ridimensionati. In particolar modo, è stata fatta un’analisi economica dell’utilizzo di un razzo come NASA SLS (Space Launch System), che presenta spese insostenibili per via dei costi dei singoli lanci ai quali si sommano i costi dello sviluppo.
Missione uomo sulla Luna
Nonostante l’aspetto economico, questa missione non sarà annullata, anche se ci si potrebbe spostare verso soluzioni private più economiche, come quella di Starship di SpaceX. La NASA, intanto, dovrebbe lanciare la prima missione di Artemis a metà del 2022 sul grande razzo SLS. Le prime date messe in campo per la partenza potrebbero andare dal 6 al 16 giugno, dopo che saranno effettuati e terminati tutti i test e i controlli del caso (soprattutto il wet dress rehearsal). Paul Martin, ispettore generale della NASA, ha dichiarato che:
“Uno dei problemi che abbiamo riscontrato nello sviluppo di SLS e Orion, è dato dalle prestazioni molto scarse da parte di Boeing, scarsa pianificazione e cattiva esecuzione”.
La risposta di Boeing è arrivata con un comunicato stampa:
“Se dobbiamo lavorare stando attenti ai costi della NASA, è logico che le nostre prestazioni potrebbero essere più scarse. Ricordiamo che gli elementi principali del trasporto nazionale dei programmi Artemis sono stati sviluppati per una frazione del costo dei sistemi comparabili del programma Apollo, e continueranno a diventare più convenienti man mano che i programmi passeranno dallo sviluppo alle operazioni“.
Più si farà volare il lanciatore pesante fino al 2050, più le spese diminuiranno facendo, di conseguenza, scendere anche quelle per il lancio di Artemis sulla Luna.
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I costi della missione
Secondo quanto riportato dalla sottocommissione, la costruzione delle componenti per la missione NASA Artemis avrebbe un costo di circa 4,1 miliardi di dollari. Questi saranno suddivisi in:
- 2,2 miliardi di dollari per il razzo SLS.
- 1 miliardo per la navicella Orion.
- 568 milioni per i sistemi di terra.
- 300 milioni da parte dell’ESA per il modulo di servizio di Orion.
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In generale la NASA spenderà 93 miliardi di dollari totali per queste missioni tra il 2012 al 2025. Per la maggior parte dei membri della commissione sono costi insostenibili. Anche William Russell, del Government Accountability Office, ha speso delle parole sulla questione, e non sono state positive. La NASA dovrebbe rendere note tempistiche e costi aggiornati per le missioni Artemis entro la fine del 2022, proprio per tranquillizzare i membri del Congresso preoccupati del continuo aumento dei costi. Oltre a questo, come è ben noto agli appassionati della materia, la missione Artemis servirà successivamente anche per riuscire a portare astronauti su Marte nei prossimi decenni.
