Un’antica strada romana di Capua… che attende un miracolo

L’antica Capua era una delle città più importanti d’Italia in epoca romana. Non stupisce quindi che ancora oggi nell’area di Santa Maria Capua Vetere vengano fuori importanti scoperte archeologiche. L’ultimo ritrovamento in ordine cronologico riguarda un lungo tratto di strada in basalto, che è spuntato dal nulla nel corso di scavi nei pressi dell’Anfiteatro Campano. Dove? Sotto la rampa di accesso all’ex carcere san Francesco, già sede universitaria.

L’anfiteatro di Capua antica (wikipedia) – curiosauro.it

Una strada romana in basalto a Santa Maria Capua Vetere

Il lungo tratto di strada in basalto tipico del periodo romano è accompagnato ambo i lati da resti di imponenti strutture murarie. Probabilmente queste mura facevano parte di insule o di monumenti eretti lungo il corso che portava all’anfiteatro di Capua.

Non era la strada maestra, dato che la via più importante di Capua era la celeberrima Appia. Ma questa strada in basalto, anche se secondaria, si rivela già dopo i primi scavi piena di importanza storica. In realtà, gli scavi inaugurati dalla soprintendenza erano finalizzati al ritrovamento del tracciato dell’Appia antica, ma come al solito la ricerca si è risolta con una sorpresa.

Una scoperta “non secondaria”

La parallela della via Appia… – curiosauro.it

L’Appia antica era detta la regina viarum. Era di fatto l’arteria più trafficata dell’Impero: da Roma, passando per Capua, giungeva fino a Brindisi. Ed era costellata di ville, monumenti, edifici civili e militari. Capua era una città molto popolosa. Fu uno degli avamposti privilegiati di Annibale e poi un centro culturale e commerciale per la popolazione ellenica. Divenne in seguito un’importante città manifatturiera. Qui si producevano i beni di lusso dell’Impero (profumi, bronzi, ceramiche, unguenti) e si aprivano rotte commerciali dirette in ogni angolo del Mediterraneo.

Proprio nei pressi della strada appena scoperta sorgevano il grande teatro su terrapieno, il collegium mercatorum, il tempio di Giove Tifatino e il più antico anfiteatro (precedente a quello imperiale) del mondo.

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La strada recentemente scoperta era dunque una via parallela, che si sviluppava a sinistra del corso più famoso ma in prossimità del cuore della città. Dove arrivava? Non lo sappiamo, così come non immaginiamo da dove partisse.

Una via alternativa

Qui, in pratica, si fermano le informazioni che abbiamo a disposizione sullo scavo. Il resto possiamo solo immaginarlo. Forse anche questo percorso congiungeva all’anfiteatro romano. Non si esclude quindi che sotto all’ex carcere vi possano essere nascosti importanti e numerosi reperti. Verranno scoperti? Non sarà così facile…

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Proprio per consentire il ritrovamento di meravigliose antiche vestigia (magari relative alla seconda guerra punica o all’epopea di Spartaco) e reperti di notevole interesse archeologico, a Santa Maria Capua Vetere sono stati aperti sei cantieri. Purtroppo però siamo in Italia, e i cantieri sono già stati bloccati per mancanza di fondi. Per andare avanti con le indagini di scavo dobbiamo aspettare un miracolo.

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Duole notare che sotto uno di questi cantieri bloccati, quello sito nei pressi della Domus romana di via degli Orti ex proprietà Aveta, gli archeologi credono di poter trovare templi e altri edifici importanti. Tempo fa si parlava di una acquisizione al demanio dello Stato, proprio a causa dell’importanza e dell’unicità dei reperti trovati nel corso dei lavori di scavo. Ma tutto è fermo. Inesorabilmente.

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