Esoterismo, tesori e misteri a Rennes-le-Château

Il mistero irrisolto di Rennes-le-Château inquieta la Francia da più di un secolo. Conoscete questa stranissima storia? Quale segreto si nasconde nel piccolo borgo occitano, abitato da un centinaio scarso di persone?

La cittadina francese dei misteri – curiosauro.it

Leggende a Rennes-le-Château

Pur essendo un centro piccolissimo e abbastanza isolato, Rennes-le-Château viene visitato ogni anno da migliaia di turisti. Si tratta di appassionati di esoterismo, appassionati di mistero e cercatori di tesori. Numerose leggende, infatti, parlano di un presunto tesoro nascosto in paese o nei dintorni.

La leggenda principale trova la sua origine con la venuta in paese, nel 1885, di un giovane prete: Bérenger Saunière. Questo curato venne assegnato alla chiesa di Santa Maria Maddalena, poco più di una cadente cappella abbandonata. Dato che il sito era stato nei secoli precedenti un edificio importante, il prete voleva restaurarlo. Perciò Saunière chiese fondi al comune e alla marchesa di Chambort. Ottenne così un po’ di liquidi e iniziò a rifare la pavimentazione della chiesa. Dati i problemi strutturali della chiesa, quei fondi non sarebbero mai bastati, e Saunière lo sapeva. Successe però qualcosa che gli permise di portare a termine un meraviglioso restauro.

Le ricchezze ingiustificabili del prete di paese

Il nostro prete non solo completò la ristrutturazione della chiesa, ma aggiunse all’edificio una torre, una biblioteca, uno studio e una passeggiata. Dopo poco si costruì anche una villa. Inoltre aiutò molti compaesani a edificare le loro case e fece costruire una strada di collegamento per il borgo. In paese, e non solo, si cominciò quindi a mormorare: da dove venivano tutti quei soldi?

Il giorno 21 settembre del 1891, durante gli ultimi lavori di ristrutturazione della chiesa, degli operai alle prese con la rimozione di un altare trovarono qualcosa. Il prete, allarmato, interruppe i lavori e mandò via tutti gli operai. La ristrutturazione si fermò per quasi un mese. Sul diario del parroco fu trovata in seguito questa nota: “Scoperta una tomba, la sera piove”. Poco dopo Saunière partì per Parigi, dove si pensa sia entrato in contatto con alcuni nobili. Intanto a Rennes-le-Château qualcuno intuì che anche il prete di un paesino vicino, tale Antoine Gélis, si stava arricchendo. Poco dopo Gélis fu ammazzato. Da chi? La polizia trovò a casa del prete libri esoterici, un manuale esorcistico e altri oggetti misteriosi. Sulla tomba del curato, poi, venne inciso un simbolo segreto: quello dei Rosacroce.

Gli elementi sospetti

Un prete sospetto… (wikipedia) – curiosauro.it

La ricchezza improvvisa di Saunière, la morte di Gélis, il simbolo dei Rosacroce e i lavori interrotti fanno sospettare agli amanti del mistero che nella chiesa di Rennes-le-Château fosse nascosto qualcosa di molto, molto importante. Un tesoro? Un’importante reliquia? Qualche documento scandaloso? C’è anche chi sospetta che il prete avesse trovato il Santo Graal.

Molti si sono messi a studiare la storia di Saunière e a investigare sulla sua vita. Secondo le voci di paese, il prete aveva ritrovato, grazie alla decifrazione delle pergamene ritrovate nell’altare, il tesoro di Bianca di Castiglia, regina di Francia all’inizio del XIII secolo in virtù del suo matrimonio con Luigi VIII.

Altre testimonianze parlano del ritrovamento di un contenitore di oggetti preziosi: un vero e proprio forziere. Degli studiosi ipotizzano che il prete abbia scoperto alcuni tesori archiviati da Antoine Bigou, parroco di Rennes durante la Rivoluzione francese (che per non farsi arrestare dai sanculotti fu costretto a fuggire in Spagna). Ultima versione: il prete potrebbe aver scoperto una cripta sotterranea, compatibile con la leggendaria tomba dei Signori, ovvero un’antico sepolcro di epoca merovingia in cui dovevano essere stipati gioielli e manufatti d’oro.

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La tesi più accreditata, invece, è quella che sostiene il ritrovamento di documenti antichi riguardanti un grande segreto storico. Proprio grazie a questi documenti il Saunière fu in grado di ottenere una ricchezza enorme. I documenti, secondo la leggenda, furono trovati in un pilastro visigotico cavo.

Soluzione all’enigma

Il problema principale di tutta questa storia è la ricchezza sproporzionata del parroco. Anche la Chiesa, al tempo, inquisì il prete, sospettando che sorgente della ricchezza del parroco di Rennes-le-Château implicasse un comportamento truffaldino. Dunque non ci sarebbe stato nessun misterioso tesoro antico…

Secondo le indagini della Chiesa, Saunière si arricchì accettando doni dai fedeli in cambio di messe. Secondo la legge canonica, i sacerdoti possono celebrare fino a tre messe al giorno e accettare delle piccole somme per recitare, su richiesta, preghiere per i morti. Saunière, tramite degli annunci pubblicitari in giornali, invitava i fedeli a inviargli denaro in cambio di messe cantate per i morti e preghiere speciali. C’erano parigini che gli rispondevano e gli richiedevano decine e decine di messe, che il prete non celebrava mai.

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Sui diari e i libri mastri di Saunière, documenti di migliaia di pagine, ci sono tutti i dettagli delle sue truffe: il prete rendicontava tutto il denaro che gli entrava in tasca grazie alle messe mai celebrate.

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