Intelligenza artificiale scopre corpo celeste che oscura la sua stella: TIC 400799224

La fotocamera del Transiting Exoplanet Servey Satellite (TESS) ha inviato sulla Terra dati su oltre un miliardo di corpi celesti non identificati. Ora uno strumento computazionale dotato di intelligenza artificiale ha scoperto fra questi corpi un misterioso oggetto polveroso orbitante dal comportamento luminoso assai strano. Gli astronomi lo hanno chiamato TIC 400799224. Di cosa si tratta?

Un misterioso corpo celeste scoperto dal TESS (Pixabay) – curiosauro.it

L’intelligenza artificiale e il misterioso oggetto polveroso orbitante

Il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) è stato lanciato nel 2018 con l’obiettivo di scoprire nuovi esopianeti attorno alle stelle più vicine al Sole. Finora si è comportato bene: ha trovato almeno 172 esopianeti, le cui strutture sono state confermate dai ricercatori come rispondenti ai parametri di base. In più, il TESS ha compilato un elenco di altri quattromila esopianeti che potrebbero rispecchiare le caratteristiche richieste. La sua fotocamera ultrasensibile scatta immagini a ripetizione che coprono uno sterminato campo visivo. Più del doppio dell’area della costellazione di Orione, per intenderci. Ma non solo. Il TESS, infatti, ha anche compilato un immenso catalogo, il TESS Input Catalog (anche detto TIC), in cui si evidenza un gruppo di un miliardo di oggetti celesti sconosciuti.

Ora, grazie a specifici studi di follow-up sugli oggetti del catalogo TIC, i ricercatori hanno scoperto che molti di questi corpi sono in realtà ammassi di polvere o pulsazioni stellari, effetti materiali di supernove o pianeti in disintegrazione. Ma ci sono anche stelle binarie gravitazionali che creano distorsioni visive, sistemi di stelle triple eclissanti, strani effetti di occultazione di dischi e tanto altro ancora. Fra questi oggetti, poi, troviamo anche il corpo denominato TIC 400799224.

Che cos’è TIC 400799224

Cosa si nasconde dietro il corpo celeste denominato TIC 400799224 (TESS) – curiosauro.it

Gli astronomi hanno notato delle misteriose variazioni periodiche della luce nell’oggetto chiamato TIC 400799224. Ma da cosa sono causate? Probabilmente abbiamo a che fare con un corpo orbitante che emette periodicamente nuvole di polvere in grado di occultare la stella. Questa ipotesi si deve alla ricercatrice Karen Collins, che insieme al suo team ha analizzato tutti i dati del catalogo utilizzando strumenti computazionali basati sull’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale. Con questo metodo il team ha compreso che molti pianeti e corpi in disintegrazione emettono polvere e variazioni di luce, simili a quelle prodotte da TIC 400799224. Tuttavia l’insolita sorgente TIC 400799224 si differenzia da tutte le altre, a causa del suo rapido calo di luminosità. Il corpo perde infatti un quarto della sua brillantezza nel giro di quattro ore, e pare quasi soggetto a fenomeni di eclissi.

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L’oggetto è probabilmente un sistema stellare binario in cui una delle due stelle pulsa con un periodo di 19,77 giorni. In più, si è notata la presenza di un corpo orbitante che emette periodicamente nuvole di polvere che occultano la stella. Ma mentre la periodicità è rigorosa, le occultazioni di polvere della stella sono piuttosto irregolari, sia nella durata che nella forma. Ciò che più inquieta è la quantità di polvere emessa da questo corpo.

Ipotesi

Se tutta questa polvere fosse prodotta dalla disintegrazione di un asteroide (come per esempio è successo con l’asteroide Cerere nel nostro Sistema Solare), il nuvolone dovrebbe sopravvivere solo ottomila anni prima di scomparire. Eppure, sorprendentemente, durante i sei anni in cui questo oggetto è stato osservato, la periodicità è apparsa del tutto rigorosa e l’oggetto che emette la polvere non ha subito mutazioni: è apparso intatto, almeno secondo la percezione delle lenti di TESS.

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Il team prevede di continuare a monitorare l’oggetto per capirne di più. A breve saranno aggiunti altri dati ricavati da osservazioni da differenti satelliti. In questo modo si spera di poter determinare con più esattezza le variazioni del misterioso oggetto nel corso di molti decenni.

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