Zero emissioni di carbonio: questo è l’obiettivo dietro i progetti di energia rinnovabile

Gli scienziati continuano a lanciare allarmi che nessuno sembra aver voglia di ascoltare. Per scongiurare gli effetti più catastrofici legati all’effetto serra, i Governi dovrebbero investire tutto e subito sull’integrazione di fonti rinnovabili come l’eolico e il solare. Il passo più importante da fare è quello di giungere in tempi rapidi a zero emissioni di carbonio. Ma l’evidenza ci dice che le energie rinnovabili non sono ancora abbastanza sviluppate ed efficaci per soddisfare il fabbisogno mondiale, specie di quello industriale.

Inquinamento: come l’intelligenza artificiale può aiutare le rinnovabili (Pixabay) – curiosauro.it

Zero emissioni? La risposta è nell’AI

In che modo poter raggiungere a breve l’obiettivo fondamentale delle zero emissioni di CO2? La risposta è una sola: puntando tutto sulle energie rinnovabili. Tuttavia il problema principale sta nella gestione e nello sfruttamento di queste risorse, le cui infrastrutture sono ancora scarse e soprattutto poco affidabili. Per questo una soluzione potrebbe essere affidarsi senza timore all’AI.

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Abbiamo bisogno di un metodo, di una rete diffusa e flessibile che metta in comunicazione tutte le centrali di energia rinnovabili. E una simile rete può essere gestita dall’intelligenza artificiale (AI). Secondo gli ultimi report tecnici, l’intelligenza artificiale, infatti, potrebbe aiutare innanzitutto a risolvere il problema della domanda e dell’offerta. In California si sta già sperimentando qualcosa di simile…

L’esempio californiano

Energie rinnovabili (Pixabay) – curiosauro.it

Le ultime notizie ci parlano di un esempio virtuoso: quello californiano. Nello Stato di Los Angeles verrà presto costruita una struttura di implementazione e gestione su una centrale solare rinnovabile, e solo a scopo dimostrativo. I pannelli di questa centrale funzioneranno su scala commerciale utilizzando la radiazione prodotta dalla luce con nuovi metodi sperimentati dalla società australiana Woodside Petroleum in collaborazione con la società di energia rinnovabile Heliogen. L’impianto dimostrativo, a detta degli sviluppatori, potrà fornire fino a cinque megawatt di corrente. Impiegherà energia solare concentrata e abilitata a interfacciarsi con l’intelligenza artificiale. In pratica, l’AI studierà il fabbisogno delle varie utenze e permetterà alla centrare di distribuire senza sprechi e in modo flessibile la propria energia.

L’allineamento dei pannelli

La struttura utilizzerà un software avanzato di gestione artificiale per allineare con precisione tutti gli specchi dei pannelli. Questo allineamento sarà indispendabile per far riflettere la luce solare su un singolo bersaglio posto sulla sommità di una torre solare al fine di consentire lo stoccaggio a basso costo sotto forma di energia termica ad alta temperatura.

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L’amministratore delegato della società, Bill Gross, ha previsto che questa tecnologia potrebbe trasformare il settore. Come? Trasformando la luce solare non solo in corrente elettrica ma anche in una fonte di calore e idrogeno. Il tutto a zero emissioni di carbonio.

Per rispondere al dramma del riscaldamento globale, l’integrazione delle energie rinnovabili nella rete elettrica è sempre più necessaria. Giustamente, oggi, le fonti rinnovabili non sembrano ancora in grado di sostituire il carbone, il petrolio, il gas e il nucleare… ma la tecnologia può aiutare, come nel caso californiano. Ecco un passo importante per giungere alle zero emissioni.

Un pannello solare (foto di David Monniaux – Opera propria, CC BY-SA 3.0 – wikipedia) – curiosauro.it
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