Ci sono voluti ottantamila anni affinché la cometa Leonard C/2021 A1 tornasse così vicina alla Terra. Anche per questo, dal nostro pianeta e dalla sua orbita, ora tutti gli occhi sono puntati sul transito di questo straordinario corpo luminoso. Quasi tutte le agenzie spaziali si sono attivate per registrare dati sul passaggio della celebre cometa Leonard. Il SoloHI (Solar Orbiter Heliospheric Imager) ha già catturato un bellissimo video…
Il passaggio di Leonard registrato da SoloHI
Per primo, l’orbiter chiamato SoloHI ha raccolto un documento eccezionale sul passaggio di C/2021 A1, ovvero sul corpo celeste conosciuto come Leonard. SoloHI è una sonda costruita per studiare il Sole, ma vista l’occasione speciale era giusto distrarsi e puntare la fotocamera su qualche obiettivo nuovo. Così l’orbiter ha dedicato qualche ora della sua giornata a registrare il passaggio di Leonard, la cometa di Natale.
Nel filmato, il transito della cometa è chiaro. E per di più, è davvero emozionante. Non era affatto scontato che il passaggio di Leonard potesse fare un certo effetto… Ormai dovremmo essere abituati a tutto! A ogni modo, la cometa ha attraversato il cielo alla fine della scorsa settimana, tra 17 e il 19 dicembre, ma gli astronomi giurano che sia ancora possibile osservarla (anche a occhio nudo).
Al momento della registrazione, la cometa si trovava all’incirca a metà strada tra il Sole e la sonda, con la coda di gas e polvere rivolta verso l’orbiter. A oggi il fenomeno è stato studiato e registrato anche da altre sonde. Un’immagine della cometa è stata scattata per esempio pure da Yang Wang 1, che è un piccolo satellite lanciato dalla società tecnologica cinese Origin Space. E poi ci sono le immagini dalla NASA…
Il filmato della NASA
Possiamo definire interessante anche il punto di vista offerto dall’agenzia spaziale americana. Il loro firmato è stato condiviso via Twitter, ed è un’animazione catturata dal Solar Terrestrial Relations Observatory (STEREO-A). Questa missione scientifica, finalizzata allo studio del Sole, fu lanciata dalla NASA nel 2006. Si articola attraverso l’azione di due sonde gemelle capaci di ottenere delle immagini stereoscopiche della nostra stella. Le due sonde, ormai da più di due mesi, osservano con attenzione la cometa.
So yeah, comet Leonard has definitely kicked into a new gear over the past couple of days. Check out that tail action! 😱
These are highly-processed images from our @USNRL SECCHI/HI-2 camera @NASASun STEREO-A on Dec 14.
[📽️: B.Gallagher, NRL] pic.twitter.com/QzNWL2UjNf
— Karl Battams (@SungrazerComets) December 16, 2021
Quando il corpo celeste si è avvicinato alla Terra per la prima volta, il 12 dicembre, ci ha “sfiorati” passando a trentaquattro milioni di chilometri dalla nostra atmosfera. Lo sappiamo proprio grazie a STEREO.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Leonard – la cometa di Natale punta verso il Sole
Lo spettacolo cosmico sarà osservabile sia nell’emisfero settentrionale che in quello meridionale fino alla fine di dicembre. Leonard si sta avvicinando al Sole, per raggiungere il punto di minima distanza (cioè il perielio) il 3 gennaio 2022. E l’aumento delle temperature e del rischio di tempeste solari potrà causare qualche danno alla cometa. Qualche piccolo incidente, in effetti, già c’è stato…
La coda rotta della cometa Leonard
Le ultime osservazioni ci comunicano che la doppia coda di Leonard si è “rotta”. Questa notizia arriva da un’immagine scattata nel giorno di Natale dall’astrofotografo Gerald Rhemann in Namibia. La foto mostra una vera e propria frattura a metà della scia della cometa, dovuta a un insolito fenomeno di disconnessione probabilmente legato all’azione del vento solare.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Cometa 29p, enigma per gli scienziati | Non hanno spiegazioni scientifiche le potenti eruzioni emesse
Niente di preoccupante: gli scienziati sanno che le espulsioni di massa dalla corona solare possono colpire le comete modificando la forma delle loro code, o distruggendole. Un simile fenomeno era già stato documentato nel 2007 dalla sonda STEREO-A di cui abbiamo parlato finora. In quel caso a spezzarsi fu la coda della cometa Encke.