Si sta tanto parlando dell’introduzione di insetti nella dieta di tutti i giorni. Una categoria di persone, però, deve fare molta attenzione
Negli ultimi anni si è diventati sempre più coscienti dell’impatto ambientale e climatico dell’allevamento intensivo, soprattutto di bovini e ovini. Per questo motivo, gli scienziati alimentari stanno da tempo cercando alternative meno impattanti e, tra queste, sembrano esserci anche gli insetti.
Veramente economici e altamente disponibili, in molte parti del mondo sono già un alimento affermato e consumato con voracità. Qui in Europa, invece, si inizia solo adesso a parlare di insetti come cibo da portare in tavola: se molti sono entusiasti, altri hanno invece grandi perplessità. C’è poi una categoria di persone che, invece, dovrebbe evitarli proprio: ecco di chi si tratta e perché.
Un primo modo per avvicinare le persone al consumo di insetti potrebbe essere quello di proporli sotto forma di farina, con la quale preparare manicaretti o dolci. In questo modo, pur non vedendo fisicamente il corpo dell’animale, lo si sta consumando e ci si abitua al suo sapore. La Commissione Europea ha proposto e approvato, con tutti i suoi stati membri, un regolamento a tal proposito: qui, ha autorizzato l’immissione sul mercato del quarto insetto, a partire dal 26 gennaio.
Secondo il parere dell’Efsa, cioè l’autorità europea per la sicurezza alimentare, si deve anche predisporre un requisito in materia di etichettatura: i consumatori, quindi, devono essere ben coscienti di cosa stanno per ingerire, quando prendono un prodotto contenente gli insetti. In questo momento, nel mercato sono presenti integratori alimentari con larve di Alphitobius diaperinus in polvere che, però, non devono essere assolutamente assunti dai minorenni.
Nei soggetti con età inferiore ai 18 anni, infatti, gli insetti e le loro larve possono causare forti reazioni allergiche, soprattutto se chi li ingerisce ha già un’allergia confermata ai crostacei o agli acari della polvere. Secondo l’Efsa, quindi, sarebbe necessario aggiornare le etichette degli insetti ammessi in commercio con queste informazioni, così da evitare grandi reazioni fisiche. Il consumo di insetti, per quanto faccia un po’ impressione, è destinato a diffondersi e ad aumentare: si tratta di cibo nutriente, disponibile a quantità infinite, economico e a bassissimo impatto ambientale. Queste tre caratteristiche, oggi, non si riscontrano pressoché in nessun alimento di provenienza animale: gli insetti, quindi, sono unici nel loro genere.
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