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Alimentazione

Verdura? Non è vero che fa bene, distrutto un mito dell’alimentazione

La verdura fa così bene alla salute? La risposta, secondo le ultime ricerche, è NI, perché per alcune patologie sarebbe meglio evitare di mangiarne molta. Vediamo insieme i casi concreti.

In linea generale, consumare verdura fa bene ma per alcune malattie, come quelle cardiovascolari, sono altri i fattori a fare la differenza, fattori che vanno ad inficiare le percentuali di rischio stabilite fino ad ora.

Le verdure non fanno bene al cuore – (pixabay) – curiosauro.it

Se in un primo momento, infatti, è emerso che chi consuma tante verdure ha un rischio di malattie cardiovascolari ridotto del 15%, questo effetto protettivo praticamente scompare quando si tiene conto degli altri fattori. La verdura, cruda o cotta che sia, aiuta a prevenire malattie come l’obesità e il diabete, ma non sembra essere un elemento utile per proteggere il cuore. A smontare tante ricerche che sostenevano il contrario è, infatti, uno studio su vasta scala condotto presso la University of Oxford, insieme con l’Università di Hong Kong, e la University of Bristol.

La verdura perde il suo valore

La ricerca britannica si è servita dei dati della biobanca per verificare se esistesse un collegamento tra il consumo di verdure e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Gli esperti hanno valutato il consumo di verdure in un campione di 399.586 individui, tenendo conto di tutti gli altri fattori che possono influenzare la probabilità di sviluppare un disturbo cardiocircolatorio. Questi dipendono da:

  1. L’estrazione socio-economica.
  2. Lo stato nutrizionale.
  3. Lo stato generale di salute.
  4. Il livello di attività fisica.
Malattie cardiocircolatore – (pixabay) – curiosauro.it

Se in un primo momento è emerso che chi consuma tante verdure ha un rischio di malattie cardiovascolari ridotto del 15% rispetto a chi non ne mangia, questo effetto protettivo praticamente scompare quando si tiene conto dei fattori elencati in precedenza. In sintesi, si può affermare che non sono le verdure di per se stesse a far diminuire i problemi cardiocircolatori, ma sono le differenze degli stili di vita delle persone. Certo, mangiare sano aiuta ma se, per esempio, una famiglia è povera e per nutrirsi predilige il junk food (che costa meno n.d.r) il rischio di sviluppare malattie di ogni genere è sicuramente maggiore rispetto a chi ha un reddito più alto e può permettersi di acquistare cibo più sano.

Daniela Gécchele

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