I gatti non sono alla portata di tutti, un test è in grado di rilevare se il proprio micio ha problemi di personalità
Il gatto è fascino e mistero. Un animale oggettivamente bello, perfetto nella sua eleganza, unico nel suo carattere, che scruta e seleziona accuratamente le sue compagnie. C’è chi vorrebbe essere un gatto e c’è chi mente. Qualche strano soggetto non predilige la sua compagnia, anzi sembra che la presenza di un bel micione lo spaventi. Imprevedibilità e astuzia mettono in guardia gli insicuri. Il caratterino dei gatti però è spesso un po’ atipico – gattari ammettiamolo! – e un test sembra in grado di rilevare se il proprio micio abbia o meno problemi di personalità.
Ogni figlio è bello per la propria mamma così lo è ogni micio (soprattutto i miei). Scherzi a parte, ammettiamolo: tutti i gatti sono un po’ socio-fobici e spesso reagiscono inaspettatamente a stimoli soprattutto esterni. Un test dal nome Cat-Tri+ – sviluppato da ricercatori dell’Università di Liverpool e pubblicato sul Journal of Research in Personality – sarebbe in grado di valutare il grado di “paura per il sociale” dei nostri pelosi. Il modello si+ di tipo triarchico e si basa su fattori di psicopatia. Alla stregua degli umani, anche nei gatti vanno valutati tre fattori quali: meschinità, disinibizione e audacia.
Il test analizza il tasso di meschinità (disprezzo per chi ha empatia e mancanza della stessa), disinibizione (incapacità nel controllare i propri impulsi) e audacia (eccessiva fiducia in sé stessi che porta a non vedere le situazioni di pericolo come tali).
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Il test in questione è stato somministrato a oltre 2 mila proprietari di gatti domestici. Le domande vertono su abitudini e comportamenti del proprio gatto. Ad esempio: “Quanto lontano dall’abitazione si avventuri il proprio gatti”, “Quanto il proprio gatto sovrasti sui gatti “stranieri” (i nuovi randagi arrivati e mai visti prima), “Quanto spesso miagoli senza un apparente motivo”, oppure “Quanto spesso segui le persone dopo aver vagato e miagolato da solo”.
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Si tratta di svolgere un questionario di 46 domande al termine del quale è possibile valutare il grado di sociopatia del proprio micio. I ricercatori tranquillizzano i padroni: tutti i gatti sono almeno un po’ sociopatici per natura. Sono infatti poco aperti ad altri simili e agli umani. Ad influire ci sarebbero poi anche altri fattori, uno in particolare: se un gatto è sempre vissuto in casa con i propri padroni sarà per lui difficile approcciare con altri mici e persone!
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